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Sicurezza: “Salvemini la smetta di fare il gioco dello struzzo”

LECCE – Andare Oltre torna a bomba sulla questione sicurezza in città. Sull’argomento interviene il segretario cittadino Maria Elena Gaballo: “E’ stato registrato nelle ultime ore un nuovo episodio di violenza in città. La questione sicurezza a Lecce è diventata una vera e propria emergenza e rappresenta una netta regressione con sviluppi nefasti anche su economia, commercio e turismo”. Andare Oltre è intervenuto più volte per evidenziare la problematicità di un fenomeno che “probabilmente è stato a lungo trascurato chiedendo interventi immediati e proponendo anche delle soluzioni temporanee. Ad oggi nulla è stato fatto e i leccesi continuano ad avere paura”. Il coordinatore provinciale Massimo Fragola ricorda che già nell’aprile 2018, in occasione dei disordini verificatisi nella movida leccese, invitò l’Amministrazione Salvemini ad intervenire con disposizioni urgenti e mirate ma – sottolinea – “senza ottenere un risultato tangibile. In quella occasione ribadì la necessità di convocare un tavolo urgente tra Sindaco, Prefetto e Questore per dare seguito all’accordo già siglato a febbraio 2018 tra Istituzioni e Forze dell’Ordine. Proposi, inoltre, un “diverso impiego” della Polizia Locale e la previsione di un “poliziotto di quartiere” in grado di vigilare in determinate zone cosiddette calde della città. Nulla è stato fatto”.

“Nel mese di dicembre 2018 il mio movimento politico è intervenuto nuovamente – continua Fragola – promuovendo la campagna di sensibilizzazione #liberiamoitreni, per il recupero della Stazione ferroviaria e dell’area antistante, più volte teatro di episodi di violenza efferata, in orari pomeridiani e serali, alla presenza dei cittadini e dei negozianti. I risultati non sono arrivati nemmeno quando abbiamo chiesto una intensificazione dei controlli in occasione del lancio di una bottiglia incendiaria in via Cavallotti nell’aprile scorso. Mi auguro che il sindaco Salvemini la smetta di fare il gioco dello struzzo e tiri fuori la testa dalla sabbia, possibilmente prima che ci scappi il morto”.