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Tripudio Lecce. La A è tua!

Serie A doveva essere e serie A è stata. Nel giorno del compleanno del suo presidente Sticchi Damiani, il Lecce di Liverani ha battuto 2 a 1 lo Spezia, è entrato di diritto nella storia della città e si trova così catapultato nell’Olimpo del calcio italiano. I giallorossi hanno incamerato il loro ottavo successo consecutivo in casa dimostrando che il catino del Via del Mare è stato fondamentale per raggiungere questa promozione.

La partita non è stata agevole perché lo Spezia ha giocato bene, rendendosi spesso pericoloso dalle parti di Vigorito, ma il Lecce è riuscito nel primo tempo a piegare l’avversario con due giocatori chiave per la stagione, Petriccione e La Mantia che si sono dimostrati letali davanti alla porta avversaria.

Quando vengono comunicate le formazioni, Majer ha la meglio a centrocampo nel ballottaggio con Tabanelli e Calderoni è riproposto come laterale difensivo a sinistra dopo il lungo infortunio. Nello Spezia Marino fa partire Okereke dalla panchina.

La prima occasione per i giallorossi viene da un angolo, ma Meccariello, pur solo nel cuore dell’area, non riesce a deviare di testa in porta l’assist di Petriccione. Il gol arriva comunque subito, al 9’, proprio con il centrocampista che ribadisce in rete un cross rasoterra di Falco, imbeccato da un passaggio smarcante di Venuti.

La risposta dei liguri si fa attendere 10’ con una conclusione a giro di Da Cruz che esce di poco alla sinistra di Vigorito. Ed è proprio il portiere giallorosso un minuto dopo a dire di no al tiro da fuori di Ricci e subito dopo alla conclusione di Gyasi, deviando la sfera sulla traversa. La palla ancora in gioco sarebbe potuta entrare in porta, ma Venuti con una sforbiciata acrobatica a respingere definitivamente la sfera. Il Lecce in questo frangente soffre il gioco degli spezzini, ma riesce comunque a costruire la vittoria proprio in questi minuti. Prima un tiro di Majer al 25’ esce di poco fuori e dopo appena un minuto arriva il raddoppio grazie ad una combinazione perfetta Falco-La Mantia. Cross al bacio del primo e colpo di testa del secondo che batte imparabilmente Lamanna.

Lo Spezia prova a rifarsi sotto, ma i suoi sforzi si limitano ad un cross pericoloso di Augello e ad un colpo di testa di Galabinov alto. Il Lecce alla fine del tempo avrebbe anche l’occasione per triplicare, ma il cross rasoterra di La Mantia non trova nessun compagno pronto per la facile realizzazione. Alla fine del tempo si va sul 2 a 0.

Nella ripresa i ritmi scendono e la prima conclusione in porta avviene solo al 14’ con un tiro al volo di Majer respinto da Lamanna. Lo Spezia, invece, si fa vedere solo al 24’ con una conclusione di destro di Da Cruz, il più attivo dei suoi.

Al 28’ l’occasione più ghiotta per il Lecce di fare il terzo gol. Sembra la fotocopia del raddoppio, ma questa volta il colpo di testa di La Mantia viene deviato in angolo dal suo diretto marcatore.

Al 39’ lo Spezia accorcia le distanze con un colpo di testa di Capradossi.

Negli ultimi minuti si vive qualche patema d’animo per i risultati dagli altri campi che spingono gli ospiti ad accelerare e per i sei (esagerati) minuti di recupero decretati dal sig. Aureliano.

Ma alla fine è solo un tripudio di colori giallorossi con i giocatori sotto la nord a festeggiare per questo traguardo insperato ad inizio stagione prima di essere premiati dalla Lega. Così, nel giro di un anno e mezzo, Liverani è riuscito a trasformare una squadra che viveva un incubo, in una che ora vive la più bella realtà immaginabile.