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“Manolo e i wild Boys”, un racconto di bivacco

“Ricordati di non dimenticare”, questo è il motto di Giulia Reale e, il sunto del suo nuovo racconto “Manolo e i wild boys”  pubblicato con “Edit Santoro”, Galatina.  
Venerdì 26 aprile presso la Caffetteria Normal situata a Taurisano si rammentera’ la storia di Emanuele Vetrugno, boy scout novolese venuto a mancare  tre anni fa a causa di un incidente stradale. L’ autrice dialoghera’con Giovanni Rocca e il prof. Gianni De Pascalis. 
“ Ho deciso di scrivere questa storia- dichiara l’autrice- nel momento in cui il fratello minore di Emanuele, Michele, mi ha fatto notare nel corso delle mie attività laboratoriali a scuola le similitudini con il fratello. Ma sono stati sostanzialmente gli appunti trovati su alcuni quaderni del ragazzo, che la famiglia Vetrugno mi ha concesso di visionare, a far nascere questo libro. È una storia che contiene un’altra storia tramite la quale il lettore può trarre le sue conclusioni:il libro non ha una fine. È il lettore a decidere il finale ”
La storia, ambientata  a Novoli, ha inizio con uno dei suoi scritti intitolato “la partenza”. E già dall’ incipit si può evincere il temperamento e il pensiero del protagonista.  Coraggio, forza, altruismo, fede, amicizia e fiducia nel prossimo spolverati con un pizzico di creatività e passione per la musica sono gli elementi portanti del racconto, “ingredienti” che contraddistinguevano Emanuele Vetrugno che, tra l’altro,  era un boyscout, un dj, un animatore.
“Manolo e i wild boys”  è una sorta di “racconto di bivacco” (racconto con una morale diffuso tra gli scout) che presenta Manolo, il suo modo di vivere, la vita e il modo di rapportarsi con il prossimo dei ragazzi di oggi.  Chi legge la storia di Manolo può riflettere su diverse tematiche:
-il  pensiero dei ragazzi nati  negli anni  ‘90, 
– lo scoutismo e il pensiero di Baden Powel,
-il lavoro  dell’ animatore turistico,
-i  valori, l’ amore, l’ amicizia, il lavoro spiegati da un giovane che sorrideva alla vita e, soprattutto, un ragazzo che sognava ad occhi aperti ed era sempre pronto a donare un sorriso a chi ne aveva bisogno.
Inoltre, la storia è stata scritta dall’autrice non solo per ricordare un concittadino molto amato per il modo di essere e il suo operato, ma anche con un fine didattico, in quanto compare un’altra figura di rilievo nel racconto: Sara. La descrizione dell’ incontro fortuito  con questa ragazza sfuggente e misteriosa, la sua presenza/assenza condurranno i lettori  a una riflessione più accurata sulla figura di Sara e sul sentiero della fantasia tanto amato da Manolo. Il racconto si chiude con il testo di una canzone scritta dall’autrice. Anche la canzone ha un forte valore educativo e riassume il pensiero del giovane Boy scout novolese. L’autrice ha affidato l’arrangiamento musicale al gruppo  “The Mantis” composto dal fratello di Emanuele, Costantino Vetrugno alla batteria,  Giulio Abramo, voce, Davide Polimena, bassista e Francesco Vigno, chitarrista.
Per chi fosse interessato a conoscere la storia di Emanuele e desiderasse una copia del libro può contattare tramite la pagina fb“Giulia Reale scrittrice”.