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Lecce, Tachtsidis non fa calcoli: «Dobbiamo solo pensare a vincere»

Da quando è arrivato a gennaio nel Salento Panagiotis Tachtsidis è diventato da subito il direttore d’orchestra della squadra giallorossa. La manovra è diventata più rapida e anche le difese più arcigne si sono dovute aprire davanti alla struttura di gioco ideata da Liverani. Con lui le vittorie consecutive in casa sono state 6 con l’unico pareggio nella sua gara di esordio contro il Benevento.

Sicuramente il greco è un lusso per la categoria e per il Lecce sarà fondamentale la sua visione di gioco in queste ultime cinque battaglie che decreteranno la promozione diretta in serie A.
«Ho scelto di venire a Lecce – dichiara Il centrocampista – senza pensare alla categoria. Molti mi dicevano perché avessi preso questa decisione visto che fino all’anno scorso giocavo in Champions League. A me è piaciuto come il Lecce mi ha fatto sentire e, anche se qui ancora manca qualcosa rispetto alle piazze più prestigiose dove ho giocato, so che tutti insieme potremmo costruire qualcosa di importante».
La sconfitta di domenica scorsa contro la Cremonese ha lasciato l’amaro in bocca all’ambiente giallorosso, ma Tachtsidis prova a guardare gli aspetti positivi emersi dalla sfida. «Eravamo partiti bene e anche dopo l’espulsione abbiamo tenuto bene il campo. È stata una partita sfortunata e va archiviata subito, anche perché ci aspetta dopodomani una partita che non va sottovalutata. Il Carpi è penultimo, ma non per questo arriva a Lecce già sconfitto. Noi dovremmo essere bravi ad entrare subito in partita con la mentalità che ci contraddistingue in ogni match, cioè quella di vincere».
Nella volata per la promozione diretta il discorso è ancora tutto aperto e Tachtsidis pensa solo a fare più punti possibili. «Anche se il mister ha detto che potrebbero servire 65 punti per andare in A, a me non piace fare calcoli. Noi dobbiamo pensare unicamente a vincere e poi vedremo come andrà a finire. Nel prossimo weekend il Palermo è atteso da una trasferta difficile a Benevento e, se tutto dovesse andare a nostro favore, i punti di distacco potrebbero tornare ad essere 4».
Infine il giocatore greco tesse le lodi di mister Liverani. «Lui è un allenatore differente rispetto a molti che ho avuto qui in Italia. Il mio mancato adattamento al calcio inglese non è dovuto alla mancanza di tattica oltremanica, come si potrebbe credere, ma solo al fatto che con Liverani ho trovato un allenatore che attua un gioco a me ideale. Con lui posso verticalizzare più agevolmente la manovra perché ho sempre più soluzioni offensive. Il mister sa far capire molto bene quello che è il suo calcio ed, infatti, io mi sono adattato subito bene. Ho avuto qualche problema fisico all’inizio, ma adesso sono pronto ad affrontare le prossime battaglie».