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La Puglia tra le regioni preferite per il turismo enogastronomico

Che il turismo enogastronomico fosse un segmento in forte ascesa si era percepito negli ultimi anni, ma oggi anche i numeri parlano chiaro e sono numeri che per la Puglia hanno grande importanza.

Se n’è parlato oggi durante la press presentation del progetto Benvenuti in Puglia, organizzata all’interno del padiglione istituzionale della Regione al Vinitaly di Verona.

Il turismo enogastronomico non solo cresce, ma cambia anche. In un passato piuttosto recente, infatti, solo alcuni intenditori viaggiavano alla scoperta dell’enogastronomia di un territorio e questi avevano caratteristiche precise:

erano persone di media età, con un alto reddito e con un alto livello di istruzione. Oggi l’interesse per questo settore è intanto più trasversale, ma in più cresce nelle nuove generazioni. 

La Puglia è una delle regioni italiane maggiormente ricche dal punto di vista dell’offerta enogastronomica e anche tra le più capaci di legare identità territoriale a prodotti tipici. Sono oltre 350 i prodotti caratteristici, parliamo di cibi, vini, presidi e prodotti agroalimentari.

Da un’indagine condotta a livello nazionale per determinare la propensione degli italiani alla vacanza enogastronomica – spiega Roberta Garibaldi, autrice nel 2018 del Primo Rapporto sul Turismo Enogastronomico Italiano – la Puglia è la terza regione preferita, dopo Toscana e Sicilia, in cui fare questo tipo di esperienza. 

Ma non è tutto, perché da questo studio è emerso anche che nella classifica delle regioni proposte dai Tour Operator, sia italiani che stranieri, la Puglia si conferma terza, solo dopo Toscana e Veneto.

Va da se che continuare a promuovere il territorio attraverso l’informazione è un efficace modo per valorizzarlo in Italia e all’estero. 

Lo spiega il giornalista Claudio Brachino, direttore di Videonews “Con l’avvento di internet, il territorio diventa sempre più un brand – spiega Brachino – cioè un insieme di segni che racchiude un elemento estetico, ma anche culturale, che ha un effetto pratico e che porta turismo; porta persone e le inserisce nel sistema evocato dal medesimo brand. Detto questo – continua il direttore – ricordiamo che il racconto del territorio attraverso le identità enogastronomiche non è stato inventato oggi, però è anche vero che proprio oggi questo racconto passa attraverso i social che sono un immediato e ampio strumento di comunicazione. Ogni regione – conclude Brachino – ha la sua specificità; il suo clima, i suoi colori, la sua terra, i suoi prodotti. Esiste una sorta di federalismo enogastronomico che è importante promuovere in modo pertinente e puntale – conclude – come fa Sergio Rizzo con Benvenuti in Puglia”.

Gli eventi enogastronomici e non che si tengono in Puglia, sono un altro importante attrattore turistico; tra questi c’è il Premio Apollonio, rappresentato durante la conferenza di “Benvenuti in Puglia” da Massimiliano Apollonio, che insieme al fratello Marcello, da 15 anni porta nel Salento grandi nomi dello spettacolo per la serata che premia le eccellenze pugliesi (o che hanno acquisito cittadinanza onoraria in Puglia come nel caso del premio Oscar Helen Mirren) e che si tiene in estate, quest’anno il 5 luglio, nel chiostro del rettorato di Lecce. Alla press presentation ha preso parte anche l’assessore alle Risorse Agroalimentari della Regione Puglia Leonardo Di Gioia.