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La Mantia esalta il Lecce. «Non conto i gol. Gioco per il gruppo»

L come Lecce. L come La Mantia. Da un mese e mezzo a questa parte il fattore La Mantia è stato importantissimo per il Lecce perché ha portato punti pesanti per restare aggrappati alle migliori squadre della categoria. Nelle ultime sei gare l’attaccante ha segnato 5 gol e anche sabato scorso nel derby contro il Foggia l’ariete è riuscito a sfondare l’arcigna difesa preparata da Padalino.

«È un buon momento per me ma non mi piace parlare di numeri». Afferma La Mantia. «Non li conto anche un po’ per scaramanzia e non mi pongo traguardi. La strada è ancora lunga ma stiamo procedendo bene».
Fabio Liverani a fine partita sabato scorso aveva detto che finalmente La Mantia è diventato un ottimo atleta oltre che essere un buonissimo giocatore. La Mantia sa che deve ringraziare il tecnico giallorosso per la sua crescita. «Il mister mi ha fatto capire subito che in questa squadra avrei dovuto fare sia la fase offensiva che quella difensiva. In genere per un attaccante non è piacevole fare entrambe le fasi, ma quando vedi che si gioca un calcio offensivo e le opportunità per segnare sono tante, allora è più facile sacrificarsi. Il bello di questo Lecce è che il lavoro di squadra è quello che porta ad esaltare il singolo e non il contrario».
Adesso i giallorossi devono archiviare l’importante  successo di Foggia e concentrarsi sulla prossima sfida in trasferta, sul campo di un Crotone che viene da tre risultati utili consecutivi. «In questo campionato nessuna gara è facile. Il Crotone, poi, ha ottime individualità e giocare nel loro stadio è difficile per tutti. Noi andremo con la consapevolezza dei nostri mezzi, cercando sempre di imporre il nostro gioco».
La Mantia vuole continuare la sua striscia positiva che si è interrotta soltanto a Palermo per colpa del portiere Brignoli in serata di grazia. A Palermo è andato tutto storto perché abbiamo preso gol nei primi minuti e poi Brignoli è stato decisivo in alcuni interventi. Il gol più bello che ho fatto fino ad ora? Probabilmente quello di Cittadella, che è anche il più inutile, perché il gesto tecnico è stato molto bello. Io però preferisco i gol che risultano alla fine decisivi come quello di Carpi e quello di sabato scorso nel derby col Foggia. Per ogni attaccante segnare è importante e quando non sia ha la pressione di doverlo fare a tutti i costi è più facile arrivare in orario all’appuntamento con il gol».
Infine la Mantia parla del suo sogno quello di portare in alto il Lecce. «Non so se sono pronto per la serie A dopo aver fatto tanta gavetta nelle categorie inferiori perché non ho mai assaporato l’aria della massima serie. Quello che spero è di arrivare in A con il Lecce e giocarci con questa maglia».