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E ora gli imprenditori balneari guardano già al 2034

LECCE – L’obiettivo ora diventa il 2034. Dopo il via libera all’emendamento salva-balneari gli imprenditori guardano già al futuro. L’argomento è stato al centro di un incontro che si è svolto all’Hotel Tiziano di Lecce. Occasione buona per fare il punto della situazione in seguito alla proroga delle concessioni al 31 dicembre 2034, grazie alla quale le piccole strutture “leggere”, come chioschi bar e cabine, potranno restare in piedi tutto l’anno. Aggirata, dunque, la direttiva Bolkestein, che prevedeva che le concessioni fossero messe all’asta già a partire dal prossimo anno. Con la nuova norma “licenziata” dal governo, infatti, i titolari di concessioni demaniali marittime di mantenere installate le loro strutture (manufatti amovibili) fino a dicembre 2020 in attesa che venga definito il riordino della materia. L’emendamento, di cui è stato promotore il senatore leghista Roberto Marti, presente all’incontro, non può però far dormire sugli allori. Gli imprenditori balneari si rimboccano già le maniche per evitare di farsi trovare impreparati. “Ora – fa sapere Fabrizio Santorsola, presidente di Cna Balneatori Puglia – gli imprenditori potranno progettare il loro futuro, investendo e accedendo alla finanzia agevolata, Un’opportunità che prima non avevamo la possibilità di cogliere vista la scadenza così imminente delle concessioni”.

Al convegno – intitolato “Obiettivo 2034: il salvataggio del sistema di imprese balneari italiane” – hanno preso parte l’imprenditore Salvatore Di Mattina, Massimo Salomone, coordinatore turismo per Confindustria Puglia, Roberto Fatano, presidente associazione Laica, Luigi Derniolo, presidente Confartigianato Imprese di Lecce, Mauro Della Valle, presidente Federbalneari Puglia, Fabrizio Santorsola, presidente Cna Balneatori Puglia e i deputati Rossano Sasso e Anna Rita Tateo. I lavori sono stati moderati da Francesca Lubelli. Le conclusioni sono state affidate al senatore Roberto Marti, il parlamentare che assieme all’onorevole Sasso ha giocato un ruolo determinante per fare in modo di inserire un emendamento che consente ai lidi presenti sull’intero territorio nazionale di non dover procedere allo smantellamento delle proprie strutture una volta terminata la stagione estiva e sostanzialmente di poter rimanere aperte tutto l’anno, sanando in tal modo una discriminazione nei confronti dei balneari pugliesi.