Salentolive24 in diretta dal Salento

Piazza Libertini, ambulanti regolari e abusivi uno di fronte all’altro

LECCE – Da una parte i commercianti ambulanti regolari che hanno pagato profumatamente per esporre le loro mercanzie, dall’altra gli abusivi che vendono un po’ di tutto senza alcuna autorizzazione e senza aver versato un euro. Uno di fronte all’altro. In piazza Libertini a Lecce c’è qualcosa che non torna. Da tempo, a dire il vero. Solo che adesso l’Amministrazione comunale targata Salvemini aveva deciso di mettere un po’ d’ordine nella piazza che si affaccia al Castello Carlo V. Via le pagodine antiestetiche e semaforo verde per le nuove e fiammanti casette di legno da destinare solo e soltanto a chi è in possesso di tutte le autorizzazioni del caso. Soluzione voluta e adottata da Palazzo Carafa, almeno per il periodo delle festività natalizie. Peccato che la situazione venutasi a creare non fosse quella ipotizza da sindaco e assessori. I venditori abusivi sono ancora lì. Le belle parole e le buone intenzioni a volte non bastano.

“Il decoro urbano tanto decantato ormai non interessa più a nessuno?”, si chiede il presidente dell’associazione Movimento in Libertà Luca Russo che sventola le foto scattate alle 17 di oggi in piazza Libertini: “Queste immagini  testimoniano come  gruppi di venditori abusivi senegalesi sono in piena attività per la vendita di merci di vario genere”. “Nonostante gli annunci mediatici dei nostri amministratori di Palazzo Carafa contro l’abusivismo commerciale  afferma Russo – questo problema è tutt’altro che risolto. Anzi, sembra quasi una grande presa in giro nei confronti del commercianti di piazza Libertini che sono stati costretti a dover accedere ai propri risparmi per poter continuare a lavorare serenamente. Ci aspettiamo una presa di posizione ferma e decisa da chi ha tanto decantato sicurezza e decoro urbano”.

Lapidario il commento di Giancarlo Capoccia di Sentire Civico: “Occorre una auto-promozione del territorio attraverso un percorso di scoperta di quel necessario protagonismo, talvolta anche mediatico, che renda il nostro territorio “appetibile”. Due baracche posizionate alla rinfusa ammazzano il commercio e i commercianti”.