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E’ un Lecce non per i deboli di cuore. Alla fine è vittoria a Cosenza

Questo Lecce è davvero folle. Segna due gol nel primo quarto d’ora di gara, si fa raggiungere con un atteggiamento troppo remissivo a dieci dal termine, ma con un colpo di coda riesce ad agguantare i tre punti e a restare nelle posizioni alte della classifica.

Liverani non presenta grandi sorprese in formazione con Fiamozzi preferito a Lepore sulla fascia difensiva destra e manda in panca Scavone per far giocare l’ex di turno Arrigoni. Anche il Cosenza schiera diversi ex, tra i quali spicca la punta Di Piazza, mai dimenticata dai tifosi leccesi.
Pronti, via e il Lecce passa dopo pochi minuti. La Mantia lavora un buon pallone sulla destra e poi serve al centro per l’accorrente Venuti, che da fuori area sferra un destro radente che si insacca alla sinistra del portiere di casa. I giallorossi non avrebbero potuto iniziare in modo migliore la gara contro una squadra che fino ad ora ha reso la vita difficile ad ogni squadra giunta al San Vito. Ed invece il Lecce capisce che può colpire l’avversario ferito e 5’ dopo assesta il colpo del 2 a 0. Palombi scatta in profondità e di destro trafigge Saracco con un colpo da biliardo. Nel primo tempo la squadra di Liverani potrebbe triplicare, ma Palombi fallisce il possibile raddoppio personale.
Nella ripresa Braglia effettua dei cambi incisi, mandando sul terreno l’uruguagio Baez, scoperto da Pantaleo Corvino e Maniero che prende il posto di un evanescente Di Piazza. Il Lecce invece commette l’errore di arretrare quasi subito il baricentro e al 20’ da un cross proprio di Baez, Tutino, lasciato colpevolmente solo, insacca di testa.
Liverani comprende che la partita potrebbe prende una piega ostile alla sua squadra e si copre con l’ingresso di Cosenza per Mancosu, passando così ad un 3-5-2 dove i riferimenti offensivi sono i brevilinei Palombi e Falco, subentrato ad inizio ripresa a La Mantia. Dopo un minuto le buone stelle che accompagnano il tecnico romano incanalano una splendida conclusione di Maniero sull’incrocio dei pali. Palombi dopo qualche minuto avrebbe anche la palla del 3 a 1, ma il suo tiro è respinto da Saracco. Il Lecce però con questo nuovo schieramento si rintana ancora di più e subisce il pareggio. A dieci minuti dal termine, una combinazione Baclet – Baez permette a Tutino di segnare la sua doppietta personale con un destro rasoterra che non dà speranze a Vigorito.
Quando, però, la frittata sembrava fatta e anzi ci si poteva attendere al tentativo del Cosenza di prendersi l’intera posta in palio, da una palla riconquistata da Lucioni, tornato in campo dopo la squalifica, parte un contropiede che viene concluso felicemente da Falco. Il suo rasoterra non sembra imparabile, ma sorprende il portiere calabrese e fa scatenare di gioia i giocatori giallorossi. Il colpo del 3 a 2 manda al tappeto il Cosenza e alla fine è il Lecce a festeggiare per una vittoria che fa sognare i tifosi salentini. Pensare ad un possibile piazzamento play-off non è più una semplice speranza.