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Cuore e orgoglio: il primo giorno del presidente della Provincia Stefano Minerva

LECCE – “Non avrei mai avrei pensato a 32 anni di poter diventare  presidente della Provincia. Ci metterò il cuore, ci metterò l’anima, ci metterò la passione dei ragazzi di questo territorio. Di quelli che hanno scelto di restare nel Salento per cambiarlo. Per raccogliere le sfide che i giovani sognano di raccontare ai loro figli, protagonisti di una generazione che spesso è stata messa da parte”. Stefano Minerva è visibilmente emozionato. Il nuovo presidente della Provincia di Lecce è accolto con calore e affetto nel giorno della sua proclamazione ufficiale. L’aula consiliare di Palazzo dei Celestini è zeppa come un uovo. Ci sono tutti, o quasi. All’appello manca, il sindaco di Nardò e leader di Andare Oltre Pippi Mellone che con il suo voto ha contributo in maniera significativa all’elezione di Minerva. A passargli il testimone è Antonio Gabellone che lascia dopo nove anni di mandato. Strette di mano e sorrisi: “Lo ringrazio – sottolinea Minerva – per quello che ha fatto, per aver gestito l’Ente in questa difficile fase di transizione: tutte le cose buone che sono state avviate le porteremo a compimento”.  Quindi la promessa solenne: “Prometto l’impegno massimo per rendere, questa, una straordinaria Provincia, quella bagnata da due mari, lo Ionio e l’Adriatico, lo Ionio che porto nel cuore e l’Adriatico dal quale sono andato a prendermi la benedizione, quando Ippazio Morciano mi ha comunicato che ero ufficialmente il candidato del centrosinistra, per un territorio fatto di cuore di passione , di coraggio che ho l’onore di rappresentare”. “L’augurio – ha detto Gabellone a al neopresidente – è che tu possa continuare sicuramente su questa scia. Il personale dell’Ente è stato sempre motivato, nonostante il periodo di grande difficoltà, in cui il destino era incerto ed era difficile tenere un livello di impegno buono. Ci sono molte progettualità messe in campo e criticità da superare. Sicuramente l’età, che tu stesso hai sottolineato, quindi il vigore, l’entusiasmo, il sogno che i giovani portano sempre con sé, sono bagaglio e strumento essenziale per far bene”. Sul piano politico Minerva prova a rassicurare tutti: “E’ vero, siamo tante anime, ma con un cuore solo. E quando il cuore pulsa le anime vanno tutte in un’unica direzione”. Applausi. Pacche sulla spalla e foto. “Rifaccio il pugno chiuso?”chiede Minerva ad alcuni suoi sostenitori. Una battuta e nulla più. Perché da ieri Stefano Minerva è il presidente di tutti i salentini.