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Comunità “Dopo di Noi”: “Un solo operatore per 12 ospiti”

“Ancora una volta emerge l’abbandono dei servizi sociali da parte dell’Amministrazione Salvemini.
Ieri mattina, insieme ai colleghi consiglieri Moniticelli e Tessitore, mi sono recato presso il Centro Dopo di Noi, Comunità Socio Riabilitativa presso un immobile di proprietà comunale in via Cimarosa, per accertare lo stato di avanzamento dei lavori delle cucine e per verificare il puntuale rispetto di un piano dietetico per un ospite, i cui familiari ne avevano denunciato la mancata applicazione.
Con meraviglia mi sono trovato dinanzi ad una tavola con dodici disabili, di cui quattro gravissimi, ed un unico operatore che avrebbe dovuto assisterli nella distribuzione e nel cosumo dei pasti forniti dal catering.
Mi chiedo:
– Come fa un unico operatore a soddisfare i bisogni di dodici ragazzi contemporaneamente?
– Come è possibile organizzare i turni di lavoro prevedendo un unico operatore per gli orari dei pasti?
– Perché la Cooperativa PAM, conduttrice del centro, anziché mettere in aspettativa non retribuita gli operatori della cucina, in attesa dei lavori di ristrutturazione della stessa, non ha mantenuto quei dipendenti a turno, che avrebbero potuto assistere i ragazzi durante i pasti?
– Gli Uffici di Ambito hanno eseguito le verifiche a cui sono tenuti?
– L’ultima ispezione quando è stata eseguita? E quali i risultati?
– L’Amministrazione e gli Uffici sono al corrente dell’attuale situazione in cui versa il servizio?
– L’Amministrazione è al corrente che gli operatori da oltre due mesi non percepiscono lo stipendio?
Si tratta di una Comunità Socio Riabilitativa sottoposta ad Autorizzazione dell’Ambito Territoriale dei Servizi Sociali e per questo motivo compete all’Ufficio della dirigente Anna Maria Perulli verificare i requisiti organizzativi e funzionali della struttura.
Ai sensi del Regolamento Regionale in vigore, una struttura classificata come Comunità Socio Riabilitativa deve garantire educatori professionali con almeno 3 anni di esperienza nei servizi per diversamente abili in misura di almeno 1 ogni 5 ospiti in aggiunta al personale ausiliario (1 ogni 10 ospiti) e alla presenza programmata di psicologi, infermieri e tecnici della riabilitazione”.