Salentolive24 in diretta dal Salento

Lupiae, lavoratori arrabbiati e senza stipendio. Caos a Palazzo Carafa

LECCE – “Pagheremo gli stipendi di settembre”. La promessa del sindaco Carlo Salvemini non basta a placare gli animi nell’aula consiliare di Palazzo Carafa dove oggi si sono dati appuntamento numerosi lavoratori della Lupiae Servizi sul piede di guerra da giorni, da quando il primo cittadini leccese ha annunciato tagli significativi per i dipendenti della partecipata del Comune. Durante i lavori del Consiglio la tensione è salita alle stelle, dentro e fuori l’aula. Il battibecco tra il sindaco Salvemini e l’ex sindaco Perrone ha raggiunto ogni piuttosto accesi. Sono volate parole grosse. Il capo dell’Amministrazione ha accusato il consigliere comunale di fare “delinquenza politica”. Pochi minuti dopo Perrone ha abbandonato la sala consiliare. A difendere el’ex sindaco sono stati i colleghi di centrodestra: “Non è tollerabile che Carlo Salvemini offenda Paolo Perrone e chiunque altro con la farneticante etichetta di “delinquente politico”, così come accaduto oggi in Consiglio comunale. Non è degno di un amministratore e di una figura come il sindaco di Lecce”. E ancora: “È una spia comunque della confusione e dell’incertezza con cui Salvemini sta gestendo la vicenda Lupiae, che meriterebbe invece passaggi ragionati e responsabili, che l’interrogazione di Perrone oggi ha indicato chiaramente”. Il nodo è legato alla mancanza di liquidità della Lupiae che si trova nell’impossibilità di pagare gli stipendi. Di qui la richiesta del centrodestra all’Amministrazione comunale di prorogare per qualche mese oltre la scadenza del 31 dicembre le convenzioni in essere, “a garanzia per la Lupiae dell’ottenimento dalle banche dei soldi per gli stipendi”.
Fuori dall’aula consiliare intanto i lavoratori hanno continuato ad inveire contro il sindaco. La grave situazione economica della Lupiae infatti ha esacerbato gli animi anche tra gli stessi dipendenti che hanno fatto fatica a tenere la barra dritta, rischiando di spaccarsi tra quanti propendevano per una linea più morbida e quanti chiedevano di avviare subito azioni eclatanti. In mattinata invece i rappresentanti sindacali hanno parlato con il prefetto di Lecce Claudio Palomba il quale ha attivato un tavolo per affrontare la situazione di crisi della società.