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La Notte della Taranta: ultima tappa a Martano

MARTANO – Il Festival itinerante de La Notte della Taranta si chiude il 23 agosto con l’ultima tappa di Martano prima del Concertone finale del 25 agosto a Melpignano. Il primo appuntamento, alle 19, per Borgo Racconta, una visita guidata del centro storico di Martano, a cura dell’Università del Salento. Si parte alle 19, dal convento dei Domenicani con una introduzione storica sulle origini di Martano e una libera interpretazione del poeta locale Giuseppe Bispini, seguirà poi un’escursione al menhir “Santu Totaru”, risalente all’età del bronzo. La visita poi proseguirà alla chiesa della Madonna dell’Assunta e al castello Aragonese, realizzato intorno al XV secolo per volontà di Ferdinando e Alfonso d’Aragona e proiezione del documentario “Il villaggio medioevale di Apigliano” a cura del professore Paul Arthur dell’Università del Salento, affiancato dalla cantante grica, Raffaella Aprile.

A conclusione della visita, la degustazione di prodotti tipici che caratterizzano il luogo nella sua unicità, in collaborazione con le aziende locali: Alèa – Natura e Benessere – Bar Stella.

(Iscrizioni e informazioni: segreteriafestival@lanottedellataranta.it).

Alle ore 20, prima dell’ultima tappa di Altratela, nell’atrio del Palazzo Baronale ci sarà la conferenza stampa di chiusura del festival per tracciare un bilancio dell’edizione 2018 della festa di musica popolare più grande e diffusa d’Europa. All’incontro con la stampa prenderanno parte il sindaco di Martano Fabio Tarantino, il direttore artistico del festival itinerante Luigi Chiriatti e il presidente della Fondazione La Notte della Taranta Massimo Manera. 

Sul palco Altra Tela, direttamente dalla Sardegna, si esibiranno Le Galanìas di Actores Alidos. Galanìas, in lingua sarda, si riferisce alle cose belle e preziose ed è proprio alla preziosità culturale del canto delle donne sarde che Actores Alidos dedica il suo progetto musicale. Il canto della donna, apprezzato per la sua bellezza armonica e interpretativa e soprattutto per il ruolo sociale prezioso che ricopriva nella comunità, accompagna tutte le fasi della vita, dalla nascita alla morte. Galanìas presenta un repertorio di canti tipici della tradizione femminile della Sardegna rivisitati in chiave polifonica ed innovativa da Valeria Pilia, leader del quintetto tutto al femminile, composto inoltre da Elisa Marongiu, Diana Puddu, Roberta Locci e Valeria Parisi. In Galanìas i canti sono eseguiti a cappella e le cantanti, per darsi il ritmo, accompagnano le loro voci con il suono di tamburi ed alcuni oggetti di lavoro domestico (taglieri, coltelli, forbici, macinino del caffè, cesti con granaglie, ecc.). Talvolta i canti vengono impreziositi dalle sonorità di strumenti tradizionali, quali launeddas (strumento a fiato unico e di origine antichissima, risalente a 3.000 anni fa), su sulittu, sa trunfa e l’organetto del musicista Orlando Mascia.

Sarà la musica etno-popolare de I Briganti e i bottai degli Alburni ad animare il concerto Ragnatela, alle 22.30 in largo Pozzelle. Il gruppo si forma nella terra dei briganti, la splendida e misteriosa terra degli Alburni. Costituitosi oltre un decennio fa, è nato dall’esigenza di un gruppo di amici di Sicignano degli Alburni, in provincia di Salerno, di portare oltre i confini del proprio territorio le tradizioni caratteristiche di un’epoca passata di una storia mai dimenticata. Il gruppo musicale, composto da oltre 40 elementi, si esibisce in tutta Italia proponendo canti e danze tradizionali del Sud Italia. 

A chiudere la serata e quindi anche il Festival, sarà la cantante salentina Stella Grande, che nelle sue esibizioni utilizza un grande coinvolgimento ritmico ed emotivo, unito ad una spiccata teatralità.  Stella Grande è una artista che si guarda attorno, che conosce il passato, l’importanza della memoria individuale e collettiva e la inserisce nella vita attuale, nella quotidianità dei nostri tempi. Lo spettacolo a cui l’artista dà vita, è frutto di una sapiente alchimia, tra tradizione popolare salentina e ritmi più contemporanei, tra canzoni che possono essere considerate dei classici e pezzi che trattano problematiche attuali.