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“Parco senza confini”, uno stimolo per l’imprenditorialità giovanile

CURSI – Al via il progetto “Parco senza Confini”, presentato domenica 22 luglio durante una tavola rotonda a Cursi, nasce e si sviluppa con l’obiettivo di creare un percorso tra pietra, olivo ed ecosistemi naturali.

Il Parco senza Confini è un progetto di ampio respiro che prevede la realizzazione di un sistema ambientale, culturale, turistico ed ecomuseale diffuso nell’entroterra idruntino, orientato alla ricerca sul contemporaneo e sul paesaggio storico. L’iniziativa ha come finalità la creazione di un sistema di governance di sviluppo, occupazione e imprenditorialità giovanile che coniughi i temi dell’arte, del turismo, della cultura e dell’enogastronomia. Capofila del progetto è l’Ecomuseo della Pietra leccese, una realtà unica nel suo genere, che ha come scopo quello di attivare un sistema eco-museale diffuso che valorizzi lo storico patrimonio materiale e immateriale legato alla secolare attività estrattiva della pietra leccese e le architetture che ne derivano nell’area di Cursi e paesi limitrofi. Nell’ambito del Parco senza Confini, Oikos uno degli 8 partner, ha organizzato per domenica 22 luglio a Cursi, il Festival della Sostenibilità e delle Relazioni. Durante la tavola rotonda che si è svolta in Piazza Pio XII, la project manager del progetto Vittoria De Luca ha spiegato nel dettaglio l’obiettivo principale di questa iniziativa che «è quello di creare un sistema integrato di sviluppo di un’area interna, quella dell’entroterra idruntino, stimolando nuova imprenditorialità. Per farlo si è scelto di articolare l’azione progettuale sui tre archetipi identitari di questo territorio: la pietra delle cave di Cursi, l’olivo e il paesaggio naturale. Le azioni sono quindi riconducibili alla creazione di un sistema ecomuseale diffuso attraverso l’identificazione di percorsi che toccano le tipicità del territorio e la formazione dei giovani operatori che lo animeranno, l’arte e l’accoglienza, attraverso la realizzazione di residenze d’arte contemporanea in relazione al paesaggio e la promozione di una nuova cultura agricola ed enogastronomica più sostenibile e rispettosa del territorio. Per mettere tutto questo a sistema e farne quindi valore – ha concluso – si creerà un marchio di qualità che coinvolga attivamente nel progetto le attività produttive e non solo.»

Nel corso della presentazione sono intervenuti anche il sindaco di Cursi Antonio Melcore, portatore di interesse del progetto, Katia Manca operatrice culturale e fondatrice di Oikos Sostenibile che ha presentato il marchio di qualità con cui si intende promuovere turismo culturale e sostenibilità ambientale nella zona idruntina, Luigi Manca, presidente di NextTab, che ha spiegato il programma delle residenze artistiche e Vitandrea Marzano, tra gli ideatori di Parco senza Confini. Dopo il successo della prima residenza artistica dal titolo “Come unità” a cura di Guendalina Salini, in corso in questi giorni nell’area del parco, venerdì 3 agosto all’interno dell’ipogeo di Palazzo de Donno a Cursi, sede dell’Ecomuseo della Pietra Leccese e delle Cave, Carmelo Cipriani presenterà Ànemos, un’installazione site specific di Gianfranco Basso. L’anima, parte vitale e spirituale di un essere vivente, non ha un inizio, è immortale e incorporea. Il vento viene inteso come energia sprigionata dalla società, le “anime” nell’opera, sono ridotte a esili fili fragili. L’uomo contemporaneo svuotato dei valori fondamentali. L’opera sarà visitabile fino al 29 settembre.

Associazioni partner di progetto:

Associati esterni: Comune di Cursi, Unione dei Comuni Entroterra Idruntino, Provincia di Lecce e GAI Giovani Artisti Italiani.