1

Grave malore in spiaggia, salvato un anziano

TORRE DELL’ORSO – Questa mattina intorno alle 9.45, tra decine di bagnanti su un tratto di spiaggia libera accanto il Lido La Sorgente , un uomo 70enne in vacanza con la famiglia anni ha accusato un malore e si è accasciato a terra. Immediati i soccorsi del personale di Salvataggio dei “Servizi Spiaggia di Giovanni Borelli” che, allertato dagli astanti, ha raggiunto il malcapitato in pochi attimi. Il primo ad intervenire, Gianluca Mingiano, formato al BLS-D e munito di Defibrillatore semiautomatico ha iniziato subito il massaggio cardiaco ed applicati gli elettrodi, ha avviato il percorso di defibrillazione precoce. A sostegno degli operatori impegnati nelle procedure e coordinati in remoto dalla centrale operativa 118, sono intervenuti, allertati via radio, gli assistenti bagnanti del Lido La Sirena, di Ugo Potenza. Tra i soccorritori, eroi inaspettati, Daniela Dell’Anna, dell’Areonatica Militare, oltre ad un medico ed un’infermiera in vacanza. L’ alternanza di massaggio cardiaco e shock elettrici ha ripristinato il ritmo cardiaco del malcapitato fino all’arrivo, dopo soli 20 minuti, dei mezzi di soccorso avanzati che hanno messo il paziente in sicurezza e l’hanno condotto, vivo, presso il nosocomio leccese, dove è stato affidato alle cure della Terapia intensiva cardiologica.
Durante l’intervento è stato allertato anche il servizio dei custodi ambientali della pineta di Torre dell’Orso che hanno consentito agli operatori laici di intervenire al riparo dai curiosi che si accalcavano nella zona.
Un successo legato alla sinergia tra pubblico e privato, tra l’amministrazione comunale e l’associazione balneari Assotour, e il grande lavoro di soccorso, promozione culturale e formazione, dell’Seus 118 Leccese.
Il Dr. Scardia, presente in centrale operativa al momento dell’accaduto, ha voluto sottolineare l’ottima integrazione tra soccorritori laici e operatori di centrale operativa; integrazione che ha permesso il tempestivo avvio delle procedure di soccorso e defibrillazione attraverso il personale laico, regolarmente formato e capillarmente diffuso lungo tutta la nostra costa, e gli operatori specializzati. “Un modello a cui ispirarsi come buona prassi nella gestione dell’emergenza cardiaca, in grado di abbattere la mortalità da arresto cardiaco sul territorio” ha concluso lo stesso Scardia.