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Tenta di difendere un cane, ferito al volto con una bottiglia

NARDO’ – “Sette punti in fronte per aver difeso un cane“. Con queste parole inizia il suo racconto Giacinto Damiano, un ragazzo 26enne originario di Nardò, che da qualche giorno si trova nel mezzo di una polemica con le istituzioni, per aver denunciato il maltrattamento di un cane.

In un lungo post su Facebook, il ragazzo si sfoga raccontando di come, il 28 giugno, durante una sosta al supermercato “Posto di Blocco” di Nardò, si sia accorto di una baracca di lamiere posta nel parcheggio del negozio, con al suo interno un pitbull in gravi condizioni di negligenza: l’animale era ricoperto da escrementi, privo di acqua e con cibo contaminato dagli insetti, e si lamentava vistosamente. Sempre secondo il suo racconto, il giovane sarebbe subito intervenuto chiamando prima la protezione animali, e poi i vigili urbani. Chiedendo un immediato intervento per trarre in salvo il cane, gli sarebbe stato risposto con vaghezza che la situazione era già nota, che l’animale appartiene ai gestori del supermercato, ma che non possono intervenire.

Deciso a non lasciar correre, il 26enne avrebbe poi parlato con i dipendenti dell’esercizio commerciale, fino a risalire al proprietario del povero cagnolino, e dopo varie rassicurazioni, avrebbe deciso di proseguire con i propri impegni. Il giorno dopo, ritornato sul posto, e ritrovata la stessa situazione con il cane incatenato, avrebbe richiamato nuovamente i vigili che non sono intervenuti. Ed è qui che la situazione sembrerebbe degenerare: mentre aspetta gli amici fuori del supermercato “Posto di Blocco”, sarebbe stato prima sgridato da alcuni passanti, e poi avvicinato da due individui (risultati poi essere i figli del proprietario del negozio) con i quali sarebbe scoppiato un diverbio divenuto ben presto rissa, culminata con uno dei due uomini che, brandendo una bottiglia di birra rotta, avrebbe ferito il giovane al volto.

Medicato dal personale del 118 intervenuto sul posto, Giacinto Donato ha poi raccontato tutta la vicenda in questura, mentre la vittima, la cagnolina, è stata portata via. Il suo appello sui social, termina con un accorato invito a non rimanere impassibili, a quanti sono testimoni di violenza sugli animali (e non).

Intanto il Corpo di Polizia Locale di Nardò, guidato dal tenente colonnello Cosimo Tarantino, rende nota la propria ricostruzione dei fatti che riguardano questa vicenda: esisterebbero infatti diverse segnalazioni precedenti a quelle del 28 e 29 giugno, ma ad ogni intervento, l’animale non risultava essere nel luogo oggetto della segnalazione. “Gli agenti hanno sempre provveduto a trasmettere la segnalazione alle guardie zoofile dell’associazione Agriambiente Onlus, competenti per il territorio comunale, che sono intervenute più volte senza trovare il cane sino a domenica 24 giugno stavolta riscontrando la presenza dell’animale, ma nessun segno di cattiva custodia o maltrattamento e quindi gli estremi per un approfondimento o per un sequestro preventivo, come da prassi. Gli agenti affermano inoltre, che le telefonate della persona coinvolta nell’episodio, sono effettivamente giunte al Comando, ma che questi non si sia mai recato al comando di via Crispi per formalizzare la denuncia.”

 Il comandante Cosimo Tarantino ha formalmente chiesto una verifica anche da parte del competente dipartimento di prevenzione della Asl Lecce. Nella nota si legge che “A fronte della situazione descritta e dei gravi giudizi espressi su Facebook dal protagonista di questa vicenda, il Corpo di Polizia Locale intende verificare gli estremi di una denuncia nei suoi confronti a tutela del nome e della onorabilità del Corpo e di ognuno dei suoi componenti.”