“Si delinea, forse, un’intesa politica (tra M5S e Lega) che aprirà un nuovo ciclo.
Con un nuovo blocco politico strutturato su basi ideologiche neopopuliste e reazionarie.
Un accordo che metterà insieme le pulsioni più oltranziste e sovraniste: antieuropee, antisistema, antidemocratiche.
Si seminerà la paura verso chiunque venga percepito diverso o pericoloso: immigrato, nero, giallo, musulmano, ebreo, gay o comunista.
Si consumerà l’opera di distruzione del sistema democratico, repubblicano e antifascista.
Si cercherà di cancellare decenni di diritti sociali, di emancipazione civile e di conquiste dei lavoratori.
Si cercherà di cancellare i partiti, perché considerati vecchi, obsoleti e pericolosi.
Si cercherà di cancellare i sindacati, perché considerati antichi, d’intralcio e dannosi.
Si cercherà di cancellare la scuola e l’università, perché considerate devianti, sovversive e estremiste.
In questo scenario, così triste e preoccupante, si registra il vuoto politico e culturale di una proposta del campo progressista, delle forze democratiche e del movimento del lavoro.
Per la sinistra si è chiuso un ciclo storico e politico.
Si è chiuso il 4 marzo 2018.
Ora tocca aprirne uno nuovo, capace di porre le basi per il sinistra del XXI secolo: organizzata e di massa, riformista e rivoluzionaria.
Non è un compito facile, ma non bisogna scoraggiarsi.
Serve coraggio, impegno e passione.
Perché l’avvenire ci appartiene”.
Detto tra noi
“Per la sinistra si è chiuso un ciclo storico”
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