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“Mai più il fascismo”

LECCE – La tradizione va rispettata. Sempre. Anche e soprattutto in occasione della Festa della Liberazione. Per ricordare i valori legati alla libertà e le donne e gli uomini che si sono battuti e che hanno perso la vita per difendere quei principi.

Ma non è stata una celebrazione come le altre. Il richiamo all’articolo 73 della Costituzone da parte della presidente dell’Anpi Noemi De Pascalis non è stato affatto casuale. E nemmeno quello al fascismo, “ancora presente e che deve essere estirpato” alla stregua di una mala pianta. “Non sottovalutiamo il problema perché non possiamo permettere che la storia si ripeta”.
La rappresentante dei partigiani ha preso la scena tirando in ballo politici e amministratori. Questa non deve essere una effimera passerella”, ha ammonito rimarcando il valore fondamentale della resistenza che deve essere “promulgato” nella vita di tutti i giorni. Applausi. Poi è stata la volta delle autorità, a cominciare dal presidente della provincia Antonio Gabellone dal sindaco di Lecce Carlo Salvemini.
Il 25 Aprile leccese si è chiuso con
“Bella Ciao”, tra nostalgia, orgoglio e senso di appartenenza. E con qualche lacrima che scendeva dal volto dei più anziani.

ph Andrea Stella