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Manca una firma: il boomerang del centrodestra

LECCE – Rien ne va plus. Il centrodestra fa un buco nell’acqua. Il Consiglio comunale è salvo, almeno per ora. Davanti al segretario comunale Vincenzo Specchia si ritrovano in sedici. All’appello manca solo Paola Gigante in vacanza in Thailandia, ma la sua assenza è determinante. Tutta colpa di una pec. Non basta perché possa avere una valenza legale. Sedici erano sono a ieri e sedici sono rimaste le firme. Nessuno scioglimento dell’assise civica. Un flop annunciato quello di Giliberti e soci che hanno superato sino all’ultimo di poter ottenere una ciambella di salvataggio. Tutto inutile. Il centrosinistra e l’esponente dei Cinquestelle Fabio Valente hanno risposto picche. E così nel volgere di pochi giorni la vittoria al Consiglio di Stato – grazie all’attribuzione del premio di maggioranza – si è rivelata un boomerang. Fine della storia. Se ne riparla fra un mesetto quando a Palazzo Carafa approderà il bilancio. Se salta l’approvazione dello strumento contabile vanno tutti a casa: destra e sinistra passando per il centro aprendo la strada ad un lungo commissariamento. Staremo a vedere.

ph Andrea Stella