Sulla vicenda dello smontaggio di alcuni lidi gallipolini interviene Giuliano Benincasa, candidato alla Camera con Liberi e Uguali.
“Quanto sta accadendo a Gallipoli rasenta il grottesco. Non passa giorno, o quasi, che la querelle delle strutture balneari gallipoline subisca l’ennesimo colpo di scena. Dopo lo stop al Samsara, il lido più famoso di tutta la costa jonica e tra i più conosciuti in Italia, ora altri cinque stabilimenti balneari rischiano di chiudere per effetto di un provvedimento dirigenziale del Comune di Gallipoli che – facendo seguito ad alcune pregresse sentenze del Consiglio di Stato- impone la revoca delle licenze stagionali e dunque lo smontaggio delle strutture. Alle prime avvisaglie di una situazione che resta delicata avevamo invitato al dialogo accogliendo una precisa richiesta avanzata dagli operatori del settore.
E invece la “riposta” suona come una beffa per gli imprenditori giunta, peraltro, a circa un mese dall’apertura delle strutture potrebbe avere effetti deleteri per il Salento e colpire un settore che ha avuto il coraggio di fare significativi investimenti. Siamo dinnanzi ad un evidente responsabilità delle amministrazioni locali, le quali attraverso una condotta omissiva ed inerte rispetto ai provvedimenti amministrativi emessi dall’autorità competente, oggi corrono ai ripari per nascondere i propri “errori”. Non si tratta di mancato rispetto delle regole ma di un equo bilanciamento fra quelli che sono i sacrosanti parametri di tutela paesaggistica e la garanzia occupazionale degli operatori turistici che -a qualche mese dall’inizio della stagione- si vedrebbero privati di un diritto. Il nostro auspicio è che prevalga il buon senso. Per salvaguardare l’immagine e l’economia di un territorio e di una comunità che rischia di pagare un prezzo altissimo. Ecco perché l’unica soluzione, a questo punto, è quella di andare in deroga e riaprire la questione subito dopo la stagione estiva”.
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