PALERMO – Il Presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, il Ministro della cultura Dario Franceschini e Leoluca Orlando, Sindaco di Palermo hanno ufficialmente aperto “Palermo Capitale della Cultura 2018”. Culla di cultura e crocevia di popoli, il capoluogo siciliano rappresenta il simbolo di accoglienza per eccellenza. Per questo la “P” di Palermo è stata declinata nelle lingue di chi ha gettato le fondamenta della città: arabo, ebraico, fenicio e greco, a sottolineare il ruolo del capoluogo siciliano come capitale non solo italiana, ma del Mediterraneo.
Secondo il ministro Dario Franceschini “La vittoria di Palermo è stata una vittoria basata su un progetto molto forte, di convivenza, di dialogo e di apertura, una delle caratteristiche con cui la città sta ricostruendo una vera crescita e rinascita e il logo lo rappresenta nel modo migliore possibile. Per Palermo il ruolo di Capitale della cultura non finirà il 31 dicembre 2018 ma continuerà sulla base del lavoro fatto in questi anni. Il capoluogo della Sicilia resterà anche dopo quest’anno Capitale della cultura, del dialogo e soprattutto del Mediterraneo.”
E di cultura e futuro, alla presenza del ministro Franceschini, si parlerà il 16 febbario alle ore 11, quando durante una cerimonia, verrà annunciato il nome della “Capitale della Cultura 2020”: tra le 10 candidate, anche una città pugliese: Bitonto.
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