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Infermieri vincono il concorso, rischiano di lavorare lontano dal Salento

LECCE – Agitazione nel personale infermieristico della Asl di Lecce dopo la pubblicazione della graduatoria del concorso indetto dalla Asl di Bari per l’assunzione di 199 posti collaboratore professionale sanitario Infermiere. Molti dei vincitori e degli idonei, di una graduatoria che prevede ben 1.367 nominativi, sono infatti infermieri in servizio nell’azienda leccese da molti anni, sia pur con contratti a tempo determinato. Hanno cioè maturato i requisiti per la stabilizzazione previsti da  numerose norme: dalla Legge di Stabilità al decreto Madia; altri ancora matureranno il requisito dei 36 mesi di lavoro nel corso del 2018. La Asl di Bari, dopo la pubblicazione (il 24 gennaio scorso) della graduatoria potrebbe procedere all’utilizzo di queste graduatorie. La beffa per molti infermieri salentini è dietro l’angolo: pur avendo i requisiti di stabilizzazione nella Asl di Lecce  potrebbero essere a breve convocati a Bari (165 posti, di cui 82 riservati), nella Bat (31, di cui 16 riservati) o all’Irccs Giovanni Paolo II (3, di cui 1 riservato).

L’eventuale convocazione paradossalmente potrebbe costituire un’ulteriore penalizzazione nei confronti del personale precario, che da anni garantisce i livelli minimi di assistenza: tali lavoratori saranno costretti ad andare a prendere il ruolo in un’altra Asl, lasciando famiglia e sobbarcandosi spese di viaggi e affitti, pur avendo maturato tutti i requisiti per la stabilizzazione nella Asl leccese. Per tutti questi motivi, la Fp-Cgil Lecce, ritiene necessario ed urgente che la Regione Puglia eviti confusioni e rimetta ordine al processo di stabilizzazione: “La Regione si concentri per risolvere le problematiche del personale precario che ormai, tra vari concorsi e chiamate per assunzione diretta e diritti acquisiti per la stabilizzazione, versa in uno stato di perenne confusione ed incertezza sul proprio futuro”, dice il segretario provinciale della Fp-Cgil Lecce, Floriano Polimeno. “Per questo è improrogabile un incontro con tutte le parti per ricercare una soluzione adatta a soddisfare tutta la platea dei lavoratori interessati e per mettere fine al loro cronico precariato”. A tal proposito la Fp-Cgil di Lecce ha inviato oggi una lettera al presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, al capo dipartimento Giancarlo Ruscitti, e alla direzione generale della Asl di Lecce.