1

Lsu, “il silenzio della Regione Puglia”

LECCE – Per i Lavoratori socialmente utili (Lsu) pugliesi non è ancora giunta l’agognata notizia sulla proroga della Convenzione. Eppure la Legge di Bilancio 2018, approvata lo scorso 23 dicembre e ora in fase di pubblicazione, all’articolo 1 comma 223 ha disposto al 31 dicembre 2017 la proroga delle convenzioni sottoscritte per l’utilizzazione degli Lsu. Mentre però la Campania ha comunicato la proroga a partire dal 1° gennaio 2018 delle attività (nelle more della definizione dell’apposita convenzione col Ministero del Lavoro), in Puglia tutto tace. Ecco perché il segretario confederale della Cgil Lecce, Simone Longo, ha scritto all’assessore regionale al Lavoro, Sebastiano Leo. «Caro assessore Leo, è con rammarico che constatiamo il silenzio della Regione Puglia, rispetto alla questione Lsu», scrive il sindacalista. I lavoratori sono ancora in attesa di notizie sul rinnovo della convenzione, sulla possibilità che la Regione Puglia o i comuni possano anticipare le risorse, nelle more del citato rinnovo e del parere della Corte dei Conti.

Dopo la riunione svoltasi in Prefettura lo scorso 15 dicembre, le organizzazioni sindacali attendevano la convocazione della Regione subito dopo il 20 dicembre per parlare sia dello stato dell’arte delle stabilizzazioni sia di come affrontare i soliti problemi di fine anno a cui questi lavoratori puntualmente vengono sottoposti, con grave lesione della loro dignità di persone prima ancora che di lavoratori. «Purtroppo però degli impegni presi non v’è traccia. Nel frattempo altre regioni si muovono e rassicurano lavoratori ed enti, come accade in Campania ad esempio. Al contrario la Regione Puglia spezza ogni speranza ai lavoratori interessati», scrive Longo. Che poi rivolge all’assessore un appello: «Faccio affidamento alla sua sensibilità per fare uscire con l’urgenza del caso un suo comunicato e una nota ufficiale degli uffici regionali a tutti gli enti per indicare con esattezza e senza interpretazioni che, nelle more del rinnovo della convenzione, i comuni pugliesi possono proseguire con i progetti. Esattamente come avviene in altre regioni. Diversamente, come ogni anno, anche in questo ci sarà il solito balletto delle parti. Pare infatti che i sindaci e il presidente della Provincia, aspettando la proroga nonostante l’invito del prefetto, siano orientati nella maggior parte dei casi a lasciare i lavoratori socialmente utili. Nessuno si assume la responsabilità di fare scelte a sostegno di questi lavoratori maltrattati, che ancora una volta vengono lasciati soli senza sostegno, nemmeno quello morale».