Salentolive24 in diretta dal Salento

Agricoltura, nel Salento cambia il vento. Per fortuna

In ripresa l’agricoltura salentina: aumentano gli operai agricoli e le aziende. È quanto emerge dal report sullo stato e sulle prospettive del settore primario, presentato nella sede di Confagricoltura Lecce, da Rosario Centonze, presidente provinciale dell’Ordine dei dottori agronomi e dei dottori forestali, da Maurizio Cezzi e Diego Lazzari, rispettivamente presidente e direttore di Confagricoltura Lecce e da Davide Stasi, autore del lavoro di ricerca e di elaborazione dati.

Nel corso dell’incontro con i giornalisti è stato distribuito un report contenente i principali dati sugli occupati in agricoltura (suddivisi per tipologia e rapporto di lavoro, classe d’età, giornate lavorate, donne ed extracomunitari dipendenti), nonché sulle aziende agricole (ditte in economia, coltivatori diretti, coloni e mezzadri, consorzi di bonifica e cooperative).
In particolare, aumenta il numero degli operai agricoli dipendenti in provincia di Lecce. Sono 22.023 contro i 21.753 del 2015. L’incremento è di 270 lavoratori in più, pari ad un tasso positivo dell’1,2 per cento, in controtendenza con il trend degli ultimi anni.
La fascia d’età dove si concentra il maggiore numero di lavoratori agricoli (3.228) risulta essere quella fra i 50 e i 54 anni. Rappresenta il 14,7 per cento del totale. Segue quella fra i 45-49 anni, con 3.132 dipendenti, pari al 14,2 per cento del dato complessivo.
Nella classe 55-59 sono 3.085 (14 per cento); in quella 40-44 anni si contano 2.842 operai (12,9 per cento); in quella 35-39 anni sono 2.242 (10,2 per cento); in quella 60-64 sono 1.943 (8,8 per cento); in quella 30-34 sono 1.824 (8,3 per cento); in quella 25-29 sono 1.540 (7 per cento); in quella 20-24 sono 1.230 (5,6 per cento); in quella degli ultra 65enni sono 670 (3 per cento) e in quella fino a 19 anni sono 287 (1,3 per cento).
In termini percentuali, rispetto all’anno prima, crescono di più le fasce estreme: quella degli ultra 65enni (+8,1 per cento), quella 55-59 (+3,9 per cento), quella 60-64 anni (+3,4 per cento) e quella fino a 19 anni (+2,9 per cento), mentre cala quella 35-39 anni (-5,1 per cento).