LECCE – Habemus Papam! O meglio, non ancora il presidente, ma almeno il nuovo consiglio dell’Ordine dei Medici della provincia di Lecce. Ci sono voluti otto giorni – si, avete capito bene – conditi da tensioni, veleni, caos, denunce e interventi della Polizia, per terminare le operazioni di scrutinio. Non siamo in uno dei paesi sudamericani dove la democrazia è un optional, bensì a Lecce. Succede anche questo in un Paese civile. Alla fine della fiera ecco i risultati finali: quattordici consiglieri su quindici eletti fanno parte della lista “Un nuovo ‘ordine’ per una sanità che cambia”. L’unico a rappresentare “Insieme per i medici: sanità 4.0” è Luigi Pepe, il presidentissimo, per alcuni il monarca dei medici salentini visto che è rimasto in carica alla governance per diversi anni.
Ora si cambia pagina. La scossa – invocata da più parti – c’è stata. Si tratta di passare dalle parole ai fatti, di ridare smalto ad una categoria che chiede maggiori tutele e più considerazione e attenzione. Un esercito di professionisti a caccia di un maquillage per mostrare agli occhi della gente il proprio lato migliore. Quanto accaduto in queste elezioni è da censurare sotto tutti i punti di vista.
Ma intanto c’è chi chiede le dimissioni dell’ex numero uno dell’Ordine dei Medici, come il segretario dello Snami, Antonio Chiodo: “Chiedo le etiche e coerenti dimissioni del dottor Luigi Pepe, corpo estraneo in una realtà nuova nata per dissenso nei confronti della sua gestione di un ente deontologico di diritto pubblico”. Più morbida la posizione del neoeletto Silvio Colonna: “Credo che L’ esperienza di Gino Pepe che molto probabilmente farà parte del nuovo Consiglio direttivo, per volontà espressa democraticamente, sarà importante per l’attività dell eligendo Consiglio, e sono sicuro che egli non farà mancare il suo supporto nell’interesse di tutti i medici salentini. E’ necessario guardare avanti ed essere uniti. Non ci saranno né vincitori né vinti. Ci sarà un nuovo Consiglio direttivo che rappresenterà tutti i medici salentini”. E ancora: “Dissento energicamente da questa tesi ibrida ancorché antitetica ai presupposti morali e politici in base ai quali è stato chiesto e dato il consenso alla lista di cui l’ autore fa parte. La popolazione medica autenticamente indipendente, non ha alcun senso di riverenza nei confronti di chi avrebbe dovuto fare molto di più altri altri. Personalmente ho rispetto per tutti i colleghi, nessuno escluso, fino a “giudizio” ufficiale contrario”.
Intanto lo stesso presidente del Sindacato nazionale autonomo medici italiani a proporre una raccolta firme per consentire l’iscrizione di Maueo Minelli all’Ordine dei Medici di Lecce dopo il forzato esilio dell’ex responsabile dell’Imid di Campi Salentina, uscito con le ossa rotte ma a testa alta da un’inchiesta giudiziaria che rischia di trasformarsi in un boomerang per l’ex presidente dell’Ordine dei Medici, Luigi Pepe.
Quanto ai risultati del voto di oggi in testa troviamo De Giorgi con 977 preferenze, seguito da Colonna con 970, Manca 949, Fracella 949, Peccarisi 938, Tornesello 919, Accogli 913, De Filipis 855, Fusdco 853, Nuzzo 842, Pepe 840, Rocco 814, Tarantbo 804, Russo 783 e Izzo 766. Ricordiamo che in precedenza erano stati eletti per il Collegio dei Revisori dei Conti Cinzia Molendini, Mino Metrangolo, Nicola Ciannamea e Antonio Alessandro Zecca.
Le jeux sont faits, ma il nuovo consiglio direttivo ora ha davanti a sé una grande sfida e un’enorme responsabilità.
Intanto il toto-nomi per la presidenza è già cominciato: in pole position ci sono De Giorgi, Fracella e Accogli. Staremo a vedere.
Facebook
Instagram
RSS