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Come migliorare la qualità del sistema universitario salentino

LECCE – Grande interesse e presenza attenta e partecipata al convegno “La valutazione della qualità della ricerca scientifica” tenutosi a Lecce nell’aula Y2 del complesso Ecotekne, organizzato dall’Università del Salento.

All’incontro dedicato all’analisi degli esiti della VQR dell’Università del Salento per Area Cun e per Dipartimento, sono stati presenti il rettore dell’Università del Salento Vincenzo Zara, il direttore generale Emanuele Fidora, il prorettore vicario Domenico Fazio, il presidente dell’Osservatorio della ricerca Donato Posa, il delegato alla Ricerca Giuseppe Maruccio, il direttore generale Sandro Momigliano e il presidente Andrea Graziosi dell’Anvur (Agenzia Nazionale di Valutazione del Sistema Universitario e della Ricerca). A moderare l’incontro Michele Campiti, componente dell’Osservatorio della ricerca di UniSalento.
Durante la giornata di studio sono stati analizzati i risultati del rapporto VQR 2011-2014, e discussi i risultati con il presidente e il direttore dell’Anvur. È emerso che alcuni settori scientifico-disciplinari si sono distinti per prestazioni sopra la media nazionale mentre in altri casi sono state evidenziate alcune criticità. Il quadro complessivo è risultato comunque positivo soprattutto in termini di finanziamenti attratti e di nuovi professori e ricercatori che hanno ottenuto valutazioni generalmente superiori alla media nazionale e locale.
D’altra parte come Anvur ha fatto notare, la valutazione della ricerca sta portando gradualmente ad una convergenza delle università italiane, con gli atenei meridionali che mediamente riducono la distanza rispetto a quelli settentrionali, evidenziando anche significativi miglioramenti relativamente ai neoassunti. L’obiettivo della valutazione, come ribadito dal professor Andrea Graziosi, è di migliorare la qualità media del sistema universitario nazionale, garantendo anche una ripartizione delle risorse commisurate alle performance delle varie Università.
“Sono soddisfatto di questa giornata di confronto tra docenti, studenti e personale tecnico-amministrativo – ha detto il rettore Vincenzo Zara. – L’argomento trattato è di estrema rilevanza per il sistema universitario, e quindi anche per il nostro Ateneo, poiché tocca delle tematiche che sono vitali come la didattica, la ricerca e la terza missione. Le riflessioni fatte oggi nascono da un coro di voci, provenienti dall’intera comunità universitaria, a volte anche dissonanti, sicuramente non autoreferenziali. La valutazione è uno strumento per monitorare, analizzare i propri risultati al fine di migliorarsi continuamente. Se la valutazione viene percepita come punitiva o come un mero adempimento burocratico, perde la sua natura e si allontana dagli obiettivi per i quali, invece, è irrinunciabile: il check della propria perfomance. La giornata di oggi – ha concluso il rettore – è una prima analisi sulla VQR 2011-2014, in cui si è discusso in maniera approfondita anche della metodologia utilizzata nella valutazione. È importante infatti conoscere bene lo strumento utilizzato nella valutazione, riflettere sui risultati ottenuti e poi adottare politiche mirate al miglioramento continuo delle proprie missioni istituzionali”.