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Il tifoso e il capitano: storia di un grande amore

LECCE – Ci sono rapporti di amicizia che durano per sempre. Quello tra Checco Lepore, capitano del Lecce, e di Fabio Cremonesini, “Pinguino” per gli amici, è destinato a diventare eterno. Il giocatore-simbolo della squadra giallorossa conosce Pinguino da una vita. Amici per la pelle, Compagni di giochi e di risate. Una simpatia reciproca travolgente. Fabio ne era fiero. Ne parlava spesso con gli altri suoi amici (ed erano tanti), anche a costo di prendersi qualche sfottò: “Ma non è che a furia di stare vicino a Lepore tu ti trasformi in un fenomeno in campo e lui diventa scarso?”. Pinguino se ne è andato via qualche giorno fa portandosi dietro la sua allegria e la sua capacità di regalare emozioni a tutti. Anche a chi, come Checco Lepore, gli è stato sempre vicino. Quel maledetto giorno il capitano gli lasciò questo messaggio:Oggi non mi va di scrivere belle frasi né di far finta che prima o poi tutto passerà e che questo vuoto sarà colmato. Oggi ho solo voglia di dirti che mi manchi e che farei qualsiasi cosa per poterti riabbracciare ancora una volta”.

E ora Lepore, per suggellare questo grande rapporto di amicizia, ha voluto fars un regalo speciale. Sulla sua fascia di capitano – accanto all’immagine della curva Nord, alla scritta Forte de capu e ai nomi della moglie e della figlia – ha aggiunto il nome di Pinguino: “Ci tengo tantissimo ad averlo con me e spero a fine anno di regalare a lui un bella soddisfazione”.

Grazie Checco. I campioni si riconoscono da tanti piccoli gesti che vanno ben oltre il rettangolo verde. E tu, Pinguino, non smettere di ridere e di prenderti gioco di tutti noi anche da lassù.