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“Fabio è in Paradiso”. L’ultimo saluto a “Pinguino”

LECCE – Se ci fosse un termometro dell’amore ebbene questa sera avrebbe raggiunto la temperatura massima. L’affetto che familiari e amici hanno voluto tributare a Fabio Cremonesini è stato commovente. D’altronde “Pinguino” si faceva voler bene da tutti: difficile dimenticare il suo sorriso, le sue smorfie, la sua simpatia travolgente, la sua genuinità, qualità che lo hanno reso un personaggio fuori dal comune, straordinariamente capace di coinvolgerti e ammaliarti trasmettendoti emozioni vere. 

Perché – come ha ricordato don Damiano Madaro, il sacerdote e amico di vecchia data a cui ha chiesto di celebrare i suoi funerali fin dallo scorso settembre – “Fabio ha amato, ha voluto bene ai suoi amici sempre con il sorriso sulle labbra, prendendo tutti per i fondelli”. Ecco perché “Fabio è in Paradiso. E’ come un granello di seme che cade sul terreno della nostra vita, tocca a noi fruttificarlo”.
Le parole più struggenti sono quelle di Sharon, la sua adorata figlia. Ad unirli una sorta di amorevole cordone ombelicale: “Come farò senza di te? Te ne sei andato troppo presto. Mi hai amato incondizionatamente, sono sempre stata al centro del tuo mondo. Ti ringrazio per quello che mi hai insegnato. Ti amo oltre qualsiasi cosa”.
E poi ci sono gli amici di “Pinguino”, instancabili, premurosi, affettuosi. Sembrano fatti a sua immagine e somiglianza. Sono loro a portare a spalla il feretro dalla casa materna alla Chiesa di Santa Maria delle Grazie, a Santa Rosa. Ad accoglierlo un fiume umano: uomini, donne, ragazzi, bambini, tutti in fila e in religioso silenzio per l’ultimo saluto. Fai buon viaggio, caro “Pinguino”.