Tensioni e contestazioni. E’ sempre la vicenda Tap al centro dell’attenzione nel Salento. Dopo le manifestazioni di protesta di ieri in via XXV Luglio e via Trinchese a Lecce questo pomeriggio si sono registrati altri momenti di caos nella sede del Rettorato in occasione del convegno organizzato da Tap Italia e Safe denominato “Tecnologia per la sicurezza e tutela ambientale dei gasdotti”, al quale hanno preso parte numerosi attivisti No Tap, accreditatisi sul sito appositamente creato dalla società organizzatrice, nonché alcuni studenti dell’Ateneo leccese, espressamente autorizzati dal Rettorato degli Studi, d’intesa con gli organizzatori. All’incontro era presente anche Michele Mario Elia, country manager di Tap che avrebbe dovuto partecipare successivamente ad una tavola rotonda a tema.
Le manifestazioni di dissenso con cori di protesta ed esibizione di fogli di carta, approntati al momento, con la scritta “NO TAP”, sono state piuttosto vibranti tanto che il dibattito è stato interrotto dopo circa un’ora dall’inizio dei lavori.
All’esterno – secondo il racconto della Questura dI Lecce – sono rimasti circa “cento manifestanti, tra anarchici, antagonisti e attivisti del movimento No Tap che, sin da subito, hanno tentato di oltrepassare il cordone di Forza Pubblica dal lato di via Giuseppe Cino per accedere ad ogni costo nella struttura universitaria. Per contenere la violenta spinta dei manifestanti, accompagnata da lanci di uova, insulti e minacce, le forze dell’ordine sono state costrette ad una rapida carica di alleggerimento esterna”.
La Polizia ha fatto sapere che non si sono registrati feriti né tra i manifestanti, né tra le forze di polizia.
Un gruppo di circa 10 manifestanti, verso le ore 18 ha anche occupato Viale Gallipoli.
Gli investigatori sono ora alla ricerca degli “autori dei comportamenti illegali”
Intanto Tap in una nota sottolinea che “l’interruzione del convegno è la riprova che chi si oppone aprioristicamente alla realizzazione del progetto Tap non ha alcuna disponibilità né interesse a confrontarsi nel merito e utilizza ogni occasione per puri obiettivi di propaganda urlata delle proprie posizioni. Un fatto tanto più triste perché avvenuto nel luogo deputato al sapere e alla formazione nel libero confronto delle opinioni. Tap continuerà ad impegnarsi per garantire la massima trasparenza sulle caratteristiche tecniche e ambientali del progetto”.
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Tap, tensione alle stelle oggi al Rettorato tra polizia e attivisti
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