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Rimborso Tari: il Comune di Lecce chiede un parere al Ministero

In presenza di abitazioni con pertinenze (garage, posti auto, eccetera), la quota variabile della tariffa sui rifiuti solidi urbani (Tari) non può essere moltiplicata per il numero delle unità immobiliari ma deve essere calcolata solo una volta. Il chiarimento del Governo fa da apripista, in buona sostanza, alle richieste di rimborsi Tari viso che è stato acclarato che la quota variabile della tariffa rifiuti in alcuni casi sia stata indebitamente applicata più volte

Una disposizione a cui tutti i comuni dovranno adeguarsi applicando la tassa in maniera corretta. Come è noto, il calcolo della Tari si ottiene dalla somma di due quote: quella fissa (legata ai metri quadrati dell’immobile) e quella variabile (legata ai componenti del nucleo familiare). Ai sensi dell’articolo 13, comma 5 del regolamento Tari del Comune di Lecce “le cantine, le autorimesse o altri luoghi di deposito si considerano pertinenze di unità immobiliari ad uso utenze domestiche, con nucleo familiare pari ad un componente”.
“L’odierna interpretazione restrittiva della suddetta norma da parte del Mef, al contrario – si legge in una nota di Palazzo Carafa – porta ad affermare l’impossibilità di computare la quota variabile sia in riferimento all’appartamento sia alle relative pertinenze in quanto il suddetto decreto del Presidente della Repubblica stabilirebbe il calcolo della quota variabile con riferimento alla singola utenza”.
Le associazioni dei consumatori sono pronte a dare assistenza ai cittadini che volessero avanzare istanza di rimborso (la Tari si paga dal 2014); al riguardo si segnala che in caso di istanza di rimborso il comune dovrebbe rispondere entro 90 giorni e in caso di diniego o di silenzio/rifiuto il contribuente avrebbe 60 giorni di tempo per ricorrere al giudice tributario e chiedere la disapplicazione del regolamento Tari.
Ad ogni buon conto, il Comune di Lecce fa sapere che “l’eventuale modifica regolamentare mirata ad azzerare la quota variabile sulle pertinenze non farebbe altro che spostare il problema in quanto il costo del servizio deve essere comunque assicurato e, pertanto, ciò porterebbe ad un aumento della quota variabile sull’abitazione non risolvendo comunque il problema del costo per il contribuente”.
L’Ufficio Tributi del Comune di Lecce nella giornata di lunedì provvederà, ad attivarsi inviando”richiesta di parere al Ministero delle Finanze al fine di prendere gli opportuni provvedimenti”.