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Tap e ambiente: il Salento vuole aprire un tavolo con il Governo

Il tasto resta sempre quello legato ai cosiddetti investimenti aggiuntivi. Perché oramai è meglio che tutti si mettano l’anima in pace: il gasdotto nel Salento si farà, punto e basta. Inutile girarci attorno, tentare voli pindarici e lessicali. Ora, piuttosto, è giunto il momento di salvare il salvabile e chiedere alla Tap, per bocca del Governo, un risarcimento adeguato per il nostro territorio. Altri spiragli non se ne vedono all’orizzonte. Il presidente Antonio Gabellone che ha chiamato oggi a raccolta i sindaci della provincia di Lecce (in 41 hanno risposto all’appello) parla di “pit stop”. Perché è necessario fare il punto della situazione. Non solo sul nodo Tap ma su come coniugare efficacemente ambiente, sviluppo e salute nel Salento. “E’ necessario aprire un confronto con il Governo – afferma Gabellone – Non sappiamo se siano giunte a Roma notizie su tensioni sociali legate alla realizzazione del gasdotto e non sappiamo neppure con precisione il tracciato dello stesso. Abbiamo solo saputo che quest’opera è stata fortemente voluta dal Governo per la sua valenza internazionale, ad ogni buon conto chiediamo investimenti aggiuntivi e la garanzia di adeguate condizioni di sicurezza per il nostro territorio visto che non ci sembra più possibile ottenere interventi riparativi o sostitutivi rispetto all’approdo del gasdotto nel Salento”.
Ma sul tavolo non c’è solo Tap. Ci sono questioni irrisolte come Ilva e Cerano e altri nodi che rischiano di intaccare l’ambiente ed avere possibili “derive” di ordine sanitario. Insomma, Provincia e Comuni provano a fare la voce grossa per chiedere al Governo che venga aperta una vera e propria vertenza Salento. “A questo punto – sottolinea il sindaco di Trepuzzi, Giuseppe Taurino – invitiamo il Governo ad allargare il confronto istituzionale con Regione, Provincia e Comuni, per affrontare l’intera questione legata all’ambiente e alla salute di questo territorio”.
Una proposta accolta al termine di un lungo dibattito dagli altri sindaci presenti oggi nell’aula consiliare di Palazzo ei Celestini. Davnati al protone d’ingresso, intanto, uno sparuto gruppo di ambientalisti che dicono ancora una volta “no” al gasdotto.