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Il centrodestra chiede “rispetto per la magistratura”. Salvemini: “Hanno preso un abbaglio”

 

Nuovo Consiglio comunale, nuovo duello fuori e dentro l’aula consiliare di Palazzo Carafa tra sindaco e consiglieri di centrodestra. Nel balletto legato al premio di maggioranza, tra una sentenza, un dispositivo e una sospensiva, l’atmosfera politica cambia poco. Anche oggi stesso scenario. Banchi dell’opposizione desolatamente vuoti e scambio di accuse reciproche. Rispetto è la parola più gettonata; da ambo le parti. “Il centrodestra leccese è rispettoso delle istituzioni – si legge in una nota – Partecipa ai lavori delle commissioni e non ha fatto mancare l’impegno in aula
Il centrodestra leccese è altrettanto rispettoso della magistratura amministrativa. Ben quattro sentenze hanno sancito la illegittimità di questa assise. Non faremo mancare la nostra presenza ai lavori preparatori, svolti in commissione, in attesa del primo consiglio legittimo, seguente alla decisione del Consiglio di Stato. Non vi è alcuna urgenza, nei punti all’ordine del giorno, che comporti la convocazione di questo Consiglio, che pare voler forzare, con arroganza, i tempi della giustizia. Chiediamo pertanto ai colleghi consiglieri di avere il nostro stesso rispetto per la magistratura, per agevolare il clima di pacificazione in città”.
Di “mancanza di rispetto”, di “occasione perduta” e di “decisione incomprensibile” parla invece in aula il sindaco Carlo Salvemini: “Il centrodestra ha preso un clamoroso abbaglio. E’ stata confermata la piena legittimità di questa assise a potersi pronunciare in attesa delle decisioni del Consiglio di Stato. Io non ho organizzato alcun golpe e questa città non ha nessun bisogno di pacificazione”. E ancora: Lecce non ha bisogno di guerre immaginarie. Lecce ha bisogno di senso delle Istituzioni, rispetto della politica, spirito di servizio, cultura del confronto”.
Punto e a capo. Lo dice a margine del dibattito sulla Tap, al termine del quale il Consiglio ha ratificato il parere sfavorevole di compatibilità urbanistica – già dato nei giorni scorsi in Commissione – sul mega gasdotto che attraverserà parte del Salento. Una posizione che verrà portata lunedì in Conferenza dei Servizi a Roma. Una posizione morbida, secondo il consigliere comunale dei Cinquestelle, Fabio Valente, più amministrativa che squisitamente politica per una vicenda sulla quale il Comune di Lecce – come sottolinea l’assessore all’Urbanistica Rita Miglietta – non ha mai espresso alcuna osservazione. Chiederemo ogni misura possibile affinché vengano effettuati i dovuti ristori, “compensazioni che dovranno superare il valore economico” delle piante e degli alberi espiantati e reimpiantati, anche in considerazione dell’inevitabile compromissione del paesaggio”.
Il tracciato del metanodotto, pari ad oltre 55 chilometri, interessa le province di Lecce e Brindisi e attraversa il territorio comunale per complessivi 22 chilometri e mezzo.