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Music Platform al Convento dei Domenicani di Muro Leccese

Il Covento dei Domenicani di Muro Leccese protagonista dell’ottavo episodio(https://www.youtube.com/watch?v=u-oqQZVaJdg) di Music PlatformInside Territory, il format video a puntate per il web che coniuga la musica elettronica, le sue derivazioni e le sue radici, con la valorizzazione del paesaggio e dei beni culturali leccesi.
Ospite della puntata Allen Saei, in arte Aubrey, uno dei principali influencer dell’attuale scena Techno UK. Dj dal 1986, e produttore di fama internazionale, è considerato un innovatore, un artista in continua evoluzione ed un insigne esperto in materia.
Proprietario e manager della Solid Groove, label che conduce insieme a Mark Ambrose dai lontani anni ’90, ha lavorato come docente di musica al South Downs College prima di lasciare il Regno Unito per spostare la sua in Spagna. Nel 2012 lancia la sua sub label, Dot Records, che vede protagonisti artisti del calibro di Paul Mac, Ben Sims, Stephen Brown, Russ Gabriel e tanti altri. I suoi dj set, sviluppati unicamente attraverso l’utilizzo del supporto vinile, sono caratterizzati da un’impeccabile tecnica di mixing e dalla presenza continua digroove vigorosi e ritmiche ipnotiche.
Il Complesso monastico dei Domenicani di Muro, sintesi dell’egemonia dell’arte rinascimentale, è la testimonianza più nobile della storia politico-sociale e religiosa non soltanto della cittadina che lo ospita ma di tutta l’area intorno ad essa. I Padri Predicatori (o Domenicani) giunsero in Muro negli anni che segnarono il fervido periodo post-tridentino, che poi furono gli anni del maggior prestigio dell’ordine ecclesiastico nella storia italiana e meridionale. E fu merito dei muresi aver compreso l’importanza dell’avvenimento. I figli di San Domenico di Guzmàn (1170-1221), al loro arrivo, non avevano né un convento né una chiesa propria. Furono il Protonobilissimo, Principi di Muro Leccese, a edificare il complesso monastico tra 1561 e il 1583.
L’edificio si trova all’interno della cinta muraria di età messapica e sorge sulle rovine di un cenobio basiliano dedicato a San Zaccaria e distrutto dai Turchi nel 1481. La Chiesa, intitolata al Santo Spirito, venne costruita, invece diversi anni dopo.
Il Convento fu da subito un punto di riferimento religioso e culturale per tutta la penisola salentina fino alla soppressione degli ordini religiosi da parte di Napoleone, nel 1809, che causò l’abbandono della struttura e la partenza dei Domenicani da Muro Leccese.
Per più di 100 anni la Chiesa e il Convento mantennero il loro impianto originario, sia pure in un cattivo stato di conservazione. A partire dalla metà del ‘900 iniziò un’opera sistematica di depredamento e di demolizione delle strutture, da cui si salvarono soltanto la Chiesa e una piccola parte del Convento (chiostro e refettorio). Negli anni ’90 del secolo scorso poi, finalmente, in accordo con la Soprintendenza ai Beni Architettonici della Puglia, fu avviato un lungo e articolato intervento di restauro e di ripristino architettonico di tutto l’antico complesso che oggi ospita il prestigioso Laboratorio della Cattedra di Urbanistica del Mondo Classico dell’Università del Salento.
Capaci di ispirare e identificare un’intera società, l’ambiente e la musica costituiscono da sempre due pilastri culturali del territorio salentino. L’obiettivo di Music Platform è quello di presentare location e beni culturali attraverso la realizzazione di video musicali nei quali i vari artisti hanno la possibilità di esprimersi circondati dalle suggestive forme e sfumature dei paesaggi salentini, da squarci naturali a tipiche storiche strutture architettoniche.
Music Platform persegue la valorizzazione, la tutela e la scoperta del territorio, usando come mezzo la musica e il suo linguaggio universale. Ogni video documentario è realizzato in modo da focalizzare l’attenzione sullo spazio che circonda l’artista: dal paesaggio incontaminato del Parco Naturale di Porto Selvaggio ai sotterranei dell’antico Palazzo del Principe di Muro Leccese, dallo spettacolare e suggestivo tramonto al Faro della Palascia di Capo d’Otranto alla Grotta di San Giovanni e ai Massi della Vecchia presso la Collina delle Ninfe di Giuggianello e fino al Parco di Rauccio, alle porte di Lecce, la città capoluogo. Ma il viaggio intrapreso è solo all’inizio e la piattaforma musicale ha in serbo di svelare decine e decine di altri luoghi più o meno conosciuti di questa fantastica terra.