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Con Liverani vige la regola del 3, ma quanta sofferenza per il Lecce

Vittoria dei giallorossi con i brividi nell’inedito derby contro il neopromosso Bisceglie. Perché il Lecce, sopra di due gol a meno di mezz’ora dal termine, spegne improvvisamente la luce e si fa prima segnare da un suo gioiello delle giovanili, Risolo, e poi rischia di subire il pareggio a quindici minuti dal termine. E’ solo la bravura dell’assistente di linea nel ravvisare un fuorigioco a ridare forza alla squadra di Liverani, quando sugli spalti tutti pensavano ormai alla beffa. Adesso il Lecce è a solo una lunghezza dalla capolista Monopoli con 13 punti in classifica e martedì giocherà nuovamente in casa contro la Sicula Leonzio con l’obiettivo di scalare ancor di più la vetta.

Liverani nel pre-gara è costretto a fare a meno di Mancosu per un virus influenzale e schiera contemporaneamente Arrigoni, Armellino e Tsonev come cerniera di centrocampo. Costa Ferreira viene così spostato più avanti e gioca a supporto di Caturano e Torromino. Per Di Piazza, reduce dai tre turni di stop per squalifica, c’è solo la panchina.
Zavettieri, tecnico del Bisceglie, sceglie il brasiliano Dentello Azzi al posto di Delic. L’ex Siracusa si schiera nel tridente offensivo a destra con Jovanovic centrale e Montinaro, l’ex della Berretti di Pasculli, a sinistra.
Primo tempo dai due volti. All’inizio il Lecce soffre l’assenza di Mancosu perché chi lo sostituisce, Costa Ferreira, non si trova subito a suo agio nel giocare così alto e le occasioni stentano ad arrivare. Dopo il ventesimo minuto i giallorossi conquistano il centrocampo e Torromino e Caturano iniziano a trovarsi anche perché il baricentro della squadra porta Lepore e Di Matteo a spingere di più sulle fasce.
Al32’, alla prima vera occasione da gol, il Lecce passa in vantaggio. Bella azione corale dei giallorossi, la palla arriva a Torromino che dal limite dell’area lascia partire un fendente ribattuto da un difensore ospite. La sfera arriva ad Armellino che dalla destra mette al centro dove Caturano si fa trovare pronto per la deviazione vincente. Per il bomber giallorosso è come una liberazione dopo tante giornate di astinenza.
Il Bisceglie si fa vedere al 39’ con una punizione velleitaria dell’ex Bari Martinez dai 35 metri, così la prima frazione di gare termina 1 a 0 per i giallorossi.
Nella ripresa, pronti via, il Lecce raddoppia. Splendida azione personale sulla sinistra di Torromino che si accentra, ma, invece di tirare, serve perfettamente Costa Ferreira che con uno splendido taglio si trova a tu per tu con il portiere ospite e lo trafigge. Questo gioco a due è sicuramente frutto del lavoro settimanale di Liverani.
Al 13’ il primo vero pericolo per il Lecce. Cross dalla destra di Petta e Drudi per anticipare il suo diretto avversario colpisce la palla di testa in modo sbilenco. Per fortuna di Perucchini, uscito a vuoto, la sfera tocca il palo e finisce in angolo.
Sul corner si riscatta il portiere giallorosso dallo svarione precedente, disinnescando il buon colpo di testa del difensore Jurkic.
Al 19’ il Bisceglie accorcia le distanze con Risolo, da poco entrato, che riprende una corta respinta di Perucchini che aveva fatto il possibile su una conclusione velenosa di Giron da fuori area. Gol dell’ex e partita riaperta.
Al 30’ il Bisceglie si vede annullato un gol per fuorigioco quando ormai i giocatori baresi stavano esultando. L’assistente dell’arbitro D’Apice ravvisa la posizione di Risolo e fa tirare un sospiro a Liverani.
Neppure 5’ minuti e Di Piazza, subentrato ad uno stanco Torromino, trafigge Crispino con una splendida esecuzione di destro dopo un’azione di contropiede dei giallorossi. 3 a 1 che spegne le residue speranze degli ospiti di pareggiare. Di Piazza è ancora pericolo a 5’ dalla fine con un colpo di testa che però si infrange sulla traversa, ma un passivo così grande sarebbe stato troppo per il volenteroso Bisceglie.
La partita si conclude con il successo dei giallorossi per 3 a 1 che si complicano da soli i problemi per la troppa rilassatezza quando il punteggio sembrava ormai in cassaforte. Liverani è stato bravo a cambiare modulo quando gli avversari nel secondo tempo hanno impresso il loro ritmo, ma dovrà evitare che questi momenti di appannamento si ripetano e cercare di rendere il Lecce finalmente cinico perché in gare del genere non si può soffrire così tanto.
Da rimarcare come la curva nord abbia accolto con cori e con uno striscione il ritorno in panchina del Dottor Palaia, storico medico del sodalizio giallorosso, da qualche settimana rientrato negli organici societari. Un meritato riconoscimento per una delle figure che ha fatto e continua a fare la storia di questa società.