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“Andare Oltre” la destra e la sinistra. “Senza etichette e senza padroni”

di Antonio Greco

Destra e sinistra? Categorie superate. Antipolitica? No grazie, Meglio l’ultrapolitica. Per raggiungere una pacificazione sociale. “Andare Oltre” ha le idee chiare. Il movimento politico che a Nardò fa capo al sindaco Pippi Mellone e che a Lecce fa riferimento al vicesindaco Alessandro Delli Noci, prova a smarcarsi da partiti e partitini, ma soprattutto ad affrancarsi da logiche politiche perverse e strumentali che lasciano ai margini, spesso e volentieri, i cittadini. L’occasione è offerta dalla Festa del tesseramento che si è svolta in via D’Aragona, a pochi metri dal quartier generale di Delli Noci nella campagna elettorale leccese.
“E’ ora di finirla con questi scontri fratricida – tuona Pippi Mellone – Dobbiamo superare gli steccati ideologici e far leva sul buon senso, sul comune sentire. La frattura tra destra e sinistra fa comodo per esercitare il potere. C’è chi ci definisce gli amici di Emiliano e chi ci chiama fascisti: è una corsa alla delegittimazione che non ci spaventa. Certamente non andiamo a Bari a chiedere incarichi o prebende!”. Quindi un attacco frontale ai detrattori: “Esiste il fascismo degli antifascisti, di coloro i quali cioè non consentono di manifestare le proprie idee”.
“Non siamo etichettabili, non siamo standardizzabili – aggiunge il segretario cittadino Ivan Sergi – E’ un’onda che parte da lontano grazie alla passione e all’entusiasmo di donne e uomini con esperienze politiche diverse che non hanno patentini e soprattutto non devono rispondere a nessun padrone”.
“La nostra vittoria a Lecce – ricorda il consigliere comunale Massimo Fragola – è stata la vittoria del cambiamento grazie ad un gruppo di pazzi visionari che hanno abbracciato un’idea. Non saremo degli yesman di nessuno.” Poi una stilettata al sindaco Salvemini: “MI sarei aspettato che ieri avesse illustrato a Renzi il nostro progetto politico che ha consentito al centrosinistra di riconquistare dopo vent’anni Palazzo Carafa…”.
C’è un’aria di freschezza attorno al movimento. Il futuro è ancora tutto da scrivere ma intanto la pietra nello stagno della politica è stata lanciata. Quanti saranno i cerchi da “disegnare”’?