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Lecce con tante assenze per la prima di Maragliulo

Primo, un nome e una speranza. Il nome di colui che sabato pomeriggio siederà sulla panchina della squadra della sua città dopo anni di gavetta. La speranza di chi vorrebbe dimostrare con i fatti di essere all’altezza di portare al primo posto di questa serie C i colori giallorossi. Primo Maragliulo, come Rizzo, è una persona perbene oltre che un professionista serio ed è per questo che la società ha deciso serenamente di prendersi più tempo per riflettere sul futuro della conduzione tecnica e ha così scelto di proseguire, almeno per questa settimana, nel segno della continuità con la gestione precedente.

Dedito al lavoro sul campo, mai una parola fuori posto davanti ai microfoni né un atteggiamento sbagliato in carriera, Maragliulo dopo l’addio di Rizzo si trova a raccogliere la sua pesante eredità, condita da un ambiente infuocato intorno alla squadra. Non certo il miglior viatico per iniziare, ma la sua umiltà sarà d’esempio in questi giorni ad un gruppo che deve riprendersi immediatamente dalle sberle subite a Catania.
Se Maragliulo, che sarà accompagnato in panchina da Sandro Morello, sarà solo un traghettatore prima che la società trovi un nuovo allenatore, lo scopriremo solo dopo sabato. Intanto il neo allenatore giallorosso sta preparando meticolosamente la gara di sabato pomeriggio contro il sorprendente Rende che è davanti ai giallorossi in classifica di due lunghezze.

Le assenze saranno molte e per questo Maragliulo dovrà studiare nuove soluzioni tattiche per scardinare la difesa calabrese. Probabilmente in avanti i giallorossi si affideranno soltanto a Torromino, visto che Di Piazza deve scontare il secondo turno di squalifica e Caturano soffre di un affaticamento muscolare che lo dovrebbe costringere a partire tra le riserve. A centrocampo, poi, sarà sicura l’assenza di Costa Ferreira ormai infortunato da settimane, mentre è in dubbio la presenza di Ciancio, uscito malconcio dalla trasferta in terra etnea. La rosa a disposizione, quindi, è davvero ridotta all’osso anche perché oltre a Tsonev, difficilmente Maragliulo si affiderà ai giovani in rosa dal primo minuto. Per il nuovo allenatore sarà sicuramente difficile trovare delle soluzioni tattiche che possano dare supporto a Torromino, non certo abituato a giocare come prima punta. Se Ciancio non dovesse farcela, probabilmente Armellino si allargherà sulla destra con Pacilli a sinistra e con Mancosu a supporto dell’ex Crotone. La squadra quindi dovrebbe schierarsi con un 4-2-3-1 con Arrigoni e Tsonev davanti alla difesa.

Vedremo in questi giorni se l’infermeria giallorossa si svuoterà di qualche unità dando qualche opzione in più a Maragliulo, mentre sabato vedremo se il gruppo risponderà con una prestazione di carattere dopo la deludente prestazione di Catania e le conseguenti dimissioni di Rizzo.