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Toscano: “Mai rifiutato il Lecce. Pronto a dire si”

di Antonio Greco

Lui sa come si vince. Lo sanno bene i tifosi del Cosenza che hanno vissuto due stagioni consecutive esaltanti culminate con la doppia promozione dalla D alla B. Lo sanno anche i sostenitori di Ternana e Novara, ai quali ha regalato anche na Supercoppa di Lega Pro. Mimmo Toscano, 46 anni, buona parte dei quali spesi sul rettangolo verde, è un allenatore vincente. Perché al di là delle chiacchiere da salotti i numeri, anche nel calcio, contano, eccome.
Buonasera mister, ha sentito cosa sta accadendo a Lecce? Rizzo si è dimesso e ora si cerca un sostituto all’altezza. E intanto sui social il dibattito s’infiamma..
– Sì, ho saputo. Purtroppo il calcio è cosi. Noi allenatori lo sappiamo bene. Certo i social sono diventati una vera sventura, Prima ci si limitava a parlare di calcio nei bar ora su internet leggi di tutto. Certo, capisco i tifosi del Lecce: sono anni che sperano di andar via dalla C. Al primo momento d difficoltà affiora la rabbia, la paura, il timore di non farcela nemmeno quest’anno”.
Ma lo sa che per il dopo Rizzo è stato fatto anche il suo nome?
– A me non è arrivata alcuna telefonata da Lecce.
Ma se dovesse squillare il suo telefonino sarebbe pronto almeno ad ascoltare la proposta dei dirigenti della società giallorossa?
– Ma certo! La prenderei sicuramente in considerazione, ma ripeto, nessuno finora mi ha chiamato
E’ vero che lei per due volte avrebbe rifiutato la panchina del Lecce?
– Assolutamente no. Sono stato contattato due anni fa dal presidente Sticchi Damiani e dal ds Trinchera, al quale sono legato da stima e affetto, ma ho dovuto dire di no perché avevo già preso un impegno con la Ternana. E io sono un uomo di parola, gli impegni li rispetto. Ma non è stato un rifiuto, sia chiaro!
Lecce resta comunque una piazza difficile. Per vincere non basta avere a diposizione un allenatore serio, competente e preparato
– Ha perfettamente ragione. Entrano in campo altri elementi perché la mentalità vincente si costruisce, si allena. Non basta essere un ottimo calciatore se poi non riesci a reggere la pressione di un ambiente, rischi di andare in tilt. E poi questo aspetto deve essere acqu isito da tutte le componenti: società, tecnici, giocatori, tifosi e giornalisti. Tutti debbono remare nella stessa direzione verso un unico obiettivo
Ma secondo lei quale mossa dovrebbe fare appena arrivato a Lecce il nuovo allenatore?
– Dovrebbe cercare di capire in fretta cosa non va all’interno della squadra. A volte magari ci sono problemi che sembrano insormontabili e invece sono risolvibili. E poi comunque deve provare a rasserenare gli animi, interni ed esterni. Calma e gesso. siamo solo alla terza giornata, il campionato è ancora lungo!

Mimmo Toscano sa come si fa. Se il Lecce chiama lui è pronto a rispondere e a dire sì.