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Si conclude “Il Grido Festival 2017” alle Cave

Chiude in questa maniera Il Grido Festival 2017: sabato notte alle Cave di Gallipoli con Ricardo Villalobos.
Più che di un party si tratterà di una vera e propria celebrazione: la glorificazione dell’house music, in ogni sua sfaccettatura, dalla minimal alla techno, dalla microhouse alla old school.
Se fosse un pittore sarebbe Dalì, se fosse un film sarebbe Paura e Delirio a Las Vegas, se fosse un calciatore sarebbe indubbiamente Diego Armando Maradona, ma Ricardo è un dj, uno dei personaggi più singolari della scena elettronica mondiale: genio e sregolatezza, numero 10 indiscusso. C’è chi lo ama, chi lo vive e lo interpreta nel migliore dei modi, e, naturalmente, c’è chi lo odia. Fa parte del gioco, ma lui è così e probabilmente non gliene importa nulla, come se fosse nato per creare musica e ballicchiarla simpaticamente. Uno shamano del viaggio introspettivo, un vate del passetto danzereccio, odierno poeta maledetto, cantore della felicità.
Il Grido, il festival itinerante firmato Musica e Parole che ha toccato le più prestigiose location gallipoline con i più grandi nomi del panorama mondiale della techno e dell’house music, ha fatto ballare anche quest’anno migliaia e migliaia di salentini e turisti. Dedicato al mondo della musica da ballo underground, alle sperimentazioni dei nuovi linguaggi ad essa collegati e alla contaminazione con le arti digitali, ha rappresentato il fiore all’occhiello di tutta la programmazione estiva pugliese.
Le Cave, perfetta sintesi tra musica, spettacolo, avanguardia e tecnologica, sono a Gallipoli, in contrada Li Monaci, e rappresentano uno dei più grandi club del Sud Italia, il suo nome e la sua fama sono dovuti alla sua particolare collocazione in una vecchia cava dismessa a due passi dalla Baia Verde. Apertura cancelli ore 23:00.