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A Corigliano Odino e Le terre del rimorso

Continua la lunga programmazione estiva al Castello Volante di Corigliano d’Otranto, in provincia di Lecce, tra concerti, mostre, laboratori, teatro, danza, proiezioni, live, aperitivi filosofici, dj-set e molto altro.
Mercoledì 16 agosto nuovo appuntamento con DamaSalento Estate, il progetto itinerante di danza e musica popolare salentina che, per tutta la stagione, fa tappa nel castello con un fitto calendario di incontri. Alle 20.30 (informazioni e iscrizioni al 3492561471) spazio ai laboratori di pizzica pizzica e tarantelle del Sud Italia, per bambini e adulti, condotti dalle danzatrici Maristella Martella, Manuela Rorro e Laura De Ronzo dell’associazione Tarantarte, I laboratori sono rivolti a tutti coloro che vogliano avvicinarsi al mondo delle danze popolari italiane pur non avendo nessuna esperienza di danza e di musica. L’obiettivo è il recupero della ritualità come legame e patrimonio sociale, ritrovare legami con la musica etnica internazionale e contemporanea al fine di lavorare attraverso differenti linguaggi artistici.
A seguire (ore 21.30 – ingresso libero) la performance a cura della compagnia Tarantarte Nuova Danza Popolare accompagnerà presentazione del volume Odino nelle terre del rimorso. Eugenio Barba e l’Odin Teatret in Salento e Sardegna (1973-1975) pubblicato da Squilibri editore, interverranno Vincenzo Santoro, autore del libro, Franco Ungaro (Accademia AMA) e Maristella Martella (Tarantarte).
Dal 1973 al 1975 Eugenio Barba e l’Odin Teatret dalla Danimarca si trasferiscono, a più riprese e per lunghi periodi, in Sardegna e nel Salento, con l’intento di portare il teatro in “luoghi senza teatro”, a contatto con popolazioni che abitualmente non ne fruivano. Nel corso di queste permanenze, l’Odin definisce, come modalità di relazione con gli abitanti dei paesi salentini e sardi, in prevalenza contadini e pastori, il cosiddetto “baratto culturale” per cui al dono della loro arte i locali rispondevano con una canzone tradizionale, un ballo o una festa. Un’esperienza destinata a lasciare un segno profondo nei territori interessati, soprattutto nel Salento dove l’Odin aveva come referenti un gruppo di intellettuali, tra i quali Gino Santoro e Rina Durante, impegnati nella ricerca e riproposta della musica tradizionale.
Il libro – con prefazione di Eugenio Barba, fotografie di Tony D’Urso e scritti di Antonio D’Ostuni e Antonello Zanda – ricostruisce questa singolare e appassionante vicenda attingendo principalmente a fonti dell’epoca e privilegiando il punto di vista dei protagonisti, individuando anche nessi e relazioni con l’incendio che, da lì a poco, sarebbe divampato attorno al “rinascimento della pizzica”.