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Cucinelli parla al cuore della gente: “Siate veri, credibili, amabili”

Di Antonio Greco

Dignità, rispetto, stima, passione, rinascita, anima, emozione, amore. Il dizionario di Brunello Cucinelli è zeppo solo di positività. Non c’è spazio per il pessimismo- Non c’è spazio per alcuna negatività. Le nuvole sembrano improvvisamente diradarsi quando sale sul palco del Teatro Apollo l’imprenditore-filosofo, l’uomo che ha aggiunto l’etica al modo di fare impresa.

Il re del cashmere è a Lecce. Per la prima volta mette piede nel Mezzogiorno d’Italia. Accolto come una star si comporta come un comprimario. Ma il carisma da leader non si può cancellare con un colpo di spugna, soprattutto se i messaggi profumano di semplicità e buon senso.

“Il lavoro ha perso la sua dignità, sociale, culturale ed economica. E noi adulti abbiamo inculcato nei ragazzi, la paura nel futuro. Un errore grave. Dobbiamo tornare ad una vita normale, quella che ci ha permesso di crescere con principi forti e valori sani. Il cambiamento dovrà essere affrontato non subìto”. Senza tentennamenti- “E’ stata ridisegnata la mappa mondiale del lavoro che ci impone sempre più un’offerta di qualità. Una bussola da seguire per forza di cose. “E’ vero, l’avvento di internet ha cambiato l’ordine delle cose. Ma non dovrà essere l’uomo a  piegarsi alle macchine. No, al contrario. L’uomo resta al centro dell’universo”. Una visione sturziana che richiama antichi convincimenti: “Abbiamo bisogno di stima, rispetto e dignità. Perché non possiamo lavorare le giuste ore e dedicare il tempo della giornata alla cura dei rapporti umani?”. Già, perché? “Occorre riscoprire l’arte dell’amore, dello scherzo. Occorre rimettere ordine nella nostra anima”. E ripensare alle reali priorità conducendo “una vita normale”.

“Profitto e dono: è questo il giusto equilibrio”, continua a ripetere Cucinelli. Un binomio vincente per fare impresa recuperando valori che rischiano di andare persi. Eppure questo è il momento migliore per ripartire. Una rinascita è in atto da almeno un paio d’anni secondo l’imprenditore-filosofo. Ma ad un patto: di essere “una persona credibile, vera, perbene, amabile”. Lo dice citando personaggi come Marco Aurelio, Kant, Socrate, Seneca, Alessandro Magno, San Francesco e San Benedetto. La filosofia diventa il filo conduttore per vivere a quotidianità. Messaggi pieni di significato. Semi gettati ad una platea piena di giovani nella speranza che qualcuno li raccolga e riesca a moltiplicarli. Non sono parole vuote. Basta vedere ciò che ha fatto Cucinelli per e nella sua azienda, come gli oltre 6000 euro in più in busta paga regalati ai suoi dipendenti nel Natale del 2012, la regola che vieta e-mail e telefonate di lavoro dopo le 17.30, il bonus cultura di 500 euro per i suoi dipendenti single e di 1000 euro per i coniugati (da spendere per l’acquisto di libri, biglietti di teatro, cinema o museo). Perché il lavoro non è tutto nella vita. E la dignità dell’uomo non deve essere mai calpestata.

Una lectio magistralis da applausi. Ad organizzarla è stata l’associazione Salentosophia, presieduta dal filosofo Mario Carparelli, con il patrocinio del Comune di Lecce e la collaborazione di Vestas Hotels & Resorts, Quarta Caffè, Love Salento e Yacht Club Leuca.