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Di Chiara entra in tackle: “Se non si va in B che succederà al progetto?”

Un punto al traguardo per il Foggia di Stroppa che domenica potrebbe salutare la Lega Pro e approdare in serie B. Ecco perché in casa Lecce si guarda avanti. Obiettivo? Vincere i play off e centrare la promozione dalla porta secondaria. “Ma se malauguratamente il nostro Lecce dovesse perdere i play off e rimanere in Lega Pro  che succederà al progetto?”, si chiede un ex giallorosso, il “guerriero” Stefano Di Chiara. “Dove vanno a nascondersi, i Meluso, i dirigenti, il prode Padalino. Già il progetto, iniziato con uno come Asta per proseguire con Braglia e una miriade di giocatori. Ve lo dico chiaramente, come sempre, ho sempre tifato Lecce come una cosa mia e un ricordo che sa di nostalgia ma non mi sono mai identificato né sentito rappresentato da questi pseudo personaggi né sciorinato a memoria una formazione, ma so che tutto il nostro variopinto, finto mondo del pallone è così, o quasi. Competenza, passione, valori non vanno più di moda. Purtroppo è così, speriamo bene e forza Lecce, sempre!”

L’ex difensore del Lecce entra in tackle, come solo lui sapeva (e sa) fare, incurante di tutto e di tutti, senza peli sulla lingua. Lui che ha sofferto e gioito con il Lecce e per il Lecce. Lui che si è offerto (gratis) sulla panchina del Lecce non ottenendo in cambio nemmeno uno straccio di risposta. Ma la risposta ora tocca alla società e ai calciatori. Sul campo e fuori dal campo. Perché la B non deve restare un miraggio. Lo meritano i tifosi. Lo merita chi ha la maglia gillorossa appiccicata sul cuore.