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Puf, il Piano del Fiore “targato” Delli Noci

Riceviamo e pubblichiamo un comunicato del candidato sindaco di “Un’altra Lecce”, Alessandro Delli Noci

 

Riordinare Lecce attraverso un piano d’innovazione urbano: questo l’obiettivo del programma politico di Alessandro Delli Noci. Delli Noci: “Vogliamo restituire alla città il nostro programma costruito insieme ai cittadini. Partiamo dalla carta del verde urbano che renderà la nostra Lecce una città giardino

A partire dal mese di novembre, con l’avvio delle “Primarie delle Idee”, il Movimento Politico di Alessandro Delli Noci ha avviato incontri e confronti con migliaia di cittadini che hanno proposto idee e visioni per una Lecce diversa, nuova.

Ogni singolo suggerimento è stato tradotto in un programma elettorale denso, che da questo momento si vuole restituire alla città, attraverso degli incontri per le strade, nelle case e nelle piazze. Tre i punti centrali del programma declinati in dodici priorità, il tutto sotto un unico obiettivo quello di “riordinare Lecce attraverso un piano d’innovazione urbano”, che ridia dignità e benessere alla città e all’intera comunità.

“Le proposte e le sollecitazioni che mi sono giunte dai miei concittadini in questi mesi – dichiara Delli Noci – hanno avuto come punto d’unione la necessità di rendere Lecce una città più vivibile, salubre, in grado di offrire a tutte e a tutti le stesse possibilità. Abbiamo tradotto tutto questo in una visione di città che metta al centro il cittadino e il suo benessere”.

Tra i punti principali quello della “carta del verde urbano”, denominata PUF – Piano Urbanistico del Fiore, una programmazione strategica del verde pubblico differenziata per essenza e per quartiere, in grado negli anni di generare un vero parco botanico diffuso in tutta la città.

“La qualità della vita dipende in gran parte dalla qualità dell’ambiente urbano – continua Delli Noci – giacché il verde urbano non è un elemento puramente estetico ma un vero servizio al cittadino, legato alla salute, alla salubrità e al benessere psicofisico. Come dimostrano le classifiche nazionali sulla qualità della vita, Lecce appare alle ultime posizioni. In questi anni è mancato un piano di gestione delle aree verdi, come attesta la condizione di degrado di aree come il parco dell’ex Galateo e dell’ex Vito Fazzi o ancora la Villa Comunale, mortificata da un’eccessiva cementificazione degli spazi”.

Il PUF, attraverso la regolamentazione del verde urbano, il censimento e la manutenzione, avrà dunque una duplice funzione: da una parte definire un’identità paesaggistica della città e dei suoi quartieri attraverso la scelta di piante autoctone, dall’altro il PUF può rappresentare un valido fattore di competitività per l’economia della città e di qualità della vita dei cittadini.

“Il verde ha un ruolo decorativo, ma soprattutto sociale ed ecologico perché assorbe gli inquinanti atmosferici, riduce i livelli di rumore, mitiga le alte temperature estive, migliora il clima urbano con la creazione di spazi educativi e ricreativi. Perché Lecce diventi una città giardino – conclude Delli Noci – occorre ripensare una politica del verde che renda la nostra città più vivibile, attrattiva e che migliori la qualità della vita dei propri cittadini”.