Grande successo ieri sera per la rassegna cinematografica ‘LùMière Calicidicinema’ al Must – Museo Storico di Lecce. Un notevole numero di partecipanti ha riempito l’aula congressi del museo leccese, adibita per l’occasione a sala cinematografica, dove si è reso omaggio all’indimenticabile Gene Wilder, regista e attore statunitense scomparso nel 2016, con la proiezione del film ‘Il fratello più furbo di Sherlock Holmes”. Ad aprire la serata, come di consueto, la degustazione del pregiato vino primitivo ‘Albarossa’ prodotto dall’azienda vitivinicola ‘Palamà’ di Cutrofiano, partner della manifestazione.
Vino e cinema d’autore in un solo evento, dunque, un connubio ormai ben sperimentato sul quale si fonda proprio il progetto ‘LùMière Calicidicinema’, ideato da Antonio Manzo, esperto conoscitore dell’affascinante mondo di celluloide. È stato proprio lui a introdurre la visione del film con la storia dettagliata della pellicola, soffermandosi su aneddoti e curiosità legati alla sua realizzazione e al suo cast fatto di interpreti eccellenti tra cui spicca, oltre a Wilder, un brillante Marty Fieldman. Ironia coinvolgente, scene esilaranti, molte delle quali passate alla storia, e una trama ricca di momenti di vero spettacolo sono stati gli ingredienti vincenti di questa opera che ha divertito e soddisfatto pienamente il pubblico. Si è riusciti, così, nell’intento di ricordare uno dei geni della commedia americana, amato per il suo talento versatile e straordinario.
L’iniziativa è uno degli appuntamenti che compongono il cartellone ‘LùMière Tutti i colori del cinema’, inaugurato il 15 novembre 2016 e dedicato ai lavori cinematografici degli anni ’60 e ’70 che hanno lasciato il segno nell’ambito del genere poliziesco. Detectives e investigatori sono i protagonisti di queste storie avvincenti che spaziano dal dramma alla commedia e con al centro casi da risolvere ai quali, fortunatamente, si trova sempre una soluzione.
La rassegna proseguirà il 14 febbraio con ‘L’uomo che amava le donne’ per poi continuare ogni mercoledì, con cadenza quindicennale, fino a metà maggio.
Giovanna Ciracì
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